«La doppia verità»
di Gianfranco Seccamani

Ancora una lettera di Gianfranco Seccamani che ha per tema le scelte amministrative su Anfo. Comune del quale Seccamani è stato sindaco. Questa volta abbiamo chiesto al sindaco attuale di dare una risposta. Pubblichiamo anche quella



Buongiorno direttore,

prendo spunto da una lettera (28/06/2017 – prot .2272) da me inviata al vicesindaco di Anfo, e pc. ai consiglieri comunali, avente ad oggetto l’Ordinanza 446 del 12/06/2017 prot.1994 . A firma del vicesindaco .

Riguarda la rimozione delle reti di cantiere sul T.Re di Anfo e la revoca dell’Ordinanza 397 del 20/08/2015 – prot.2491.
Premetto che è con piacere che ho salutato la rimozione delle affatto esteticamente belle reti arancione.

“Ottimo lavoro! – era ora – si era ora bravi – applausi – finalmente, se non fosse per questa amministrazione le cose sarebbero rimaste tali e quali, anzi benissimo ora il nostro paese può ricominciare“. E via discorrendo, come alcuni “distratti frequentatori dei social" hanno salutato l’evento.

Ho imparato a non fermarmi in superficie, ma a leggerli attentamente, i documenti.
Nella Ordinanza 397 leggo testualmente: “il presente divieto rimarrà valido fino al completamento dei lavori di messa in sicurezza del fiume, lavori già finanziati dalla Regione Lombardia e in attesa della fine dell’iter burocratico“.

Nella Ordinanza 446 del 12-06-2017 testualmente si legge:
vista l’Ordinanza n° 397 in data 20/08/2015 con la quale si ordina il divieto assoluto di utilizzo delle sponde e del passaggio lungo il T.Re come da documento tecnico allegato alla stessa Ordinanza;
Considerato che tale Ordinanza vigeva fino alla sua revoca dopo i lavori di messa in sicurezza;
Visto che i lavori di messa in sicurezza del T.Re di Anfo finanziati da Regione Lombardia sono stati conclusi e che pertanto vengono a cessare le condizioni del divieto temporaneo;
                                                                          ORDINA 
È ordinato il divieto di transito sia con mezzi motorizzati, sia con mezzi ciclabili e a piedi nell’area demaniale adiacente al T.Re di Anfo, sia in destra che sinistra idraulica come da cartelli segnaletici, che verranno installati in prossimità del T.Re.”

I cartelli segnaletici posati così recitano: “strada riservata ai mezzi di servizio e agli autorizzati. Il transito ciclopedonale è tollerato a rischio del passante“. ?????

Pur non in possesso di altisonanti titoli accademici, senza tema di smentita si può affermare che tuttora vige il divieto di transito ciclopedonale!
Però i cartelli segnaletici ne “tollerano“ il passaggio!
L’area demaniale citata, rappresentata dai mappali 1941 (sx) e 1951 (dx) sono in concessione al Comune di Anfo.
Nei mappali vi è compreso anche il ponticello azzurro che attraversa il T.Re all’altezza del campeggio.

Se l’Ordinanza vieta tuttora il transito sull’area demaniale, come è possibile attraversarlo?
La questione non si esaurisce con l’Ordinanza: di quali LAVORI CONCLUSI  trattasi?
E’ sicuro il sig. vicesindaco  che ha firmato l’Ordinanza, di ciò che è affermato nella stessa?

Facciamo un passo indietro e precisamente al 20/04/2017 .
Ore 9,00 – Ufficio Territoriale Regionale di Brescia – Riunione della Segreteria tecnica relativa all’Accordo di Programma per la realizzazione delle opere di valorizzazione del lago d’Idro .

Per il comune di Anfo sono presenti il Sindaco Bondoni Umberto e il vice Zanardi Franco Oscar
Odg :
1- Verifica stato di avanzamento del progetto “Valorizzazione ambientale e interventi per la fruizione del Lago d’Idro del comune di Anfo"
2- Valutazione in merito alla richiesta del comune di Anfo di destinare il contributo per il progetto “Riqualificazione del nucleo antico di Anfo alla realizzazione di pista ciclabile di collegamento di anfo con la rete ciclabile del Trentino“.

“Sul primo punto l’arch.Terruzzi spiega in primis che la riunione è stata convocata a seguito della richiesta (agli atti prot.Regionale Z1.2017.0000790 del 03-03-2017) inoltrata al Presidente del Collegio di Vigilanza dell’Accordo di Programma da parte del comune di Anfo di destinare il contributo per il progetto “Riqualificzione del nucleo antico di Anfo alla realizzazione di pista ciclabile di collegamento di Anfo con la rete ciclabile del Trentino"; l’incontro rappresenta anche l’occasione per aggiornare la segreteria tecnica circa lo stato di attuazione dei progetti . Viene pertanto invertita la discussione degli argomenti all’ordine del giorno.
Al riguardo Terruzzi specifica in primis che gli approfondimenti giuridico-amministrativi svolti rilevano alcune criticità legate a vincoli normativi e a condizioni specifiche incluse nell’Accordo di Programma sottoscritto il 19 Giugno 2014 e approvato con D.a.r 6902 il 18 Luglio 2014;
precisamente:
- Ai sensi del D.lgs. 267/2000 (art 34) decade l’efficacia della dichiarazione di pubblica utilità. indifferibilità e urgenza dell’opera se non ha avuto inizio entro tre anni dall’approvazione dell’AdP;
- In base al cronoprogramma dell’Accordo (art.4), le opere previste devono essere realizzate entro 36 mesi dalla sua sottoscrizione; non sono inoltre previste proroghe ad eccezione della possibilità di estensione indicata all’art.7 – estensione dell’Accordo.
Evidenzia pertanto che, non essendo materialmente possibile esperire tutte le procedure di modifica dell’Accordo e le fasi di progettazione, appalto e realizzazione delle opere di una nuova proposta progettuale entro i termini previsti, risulta PALESE  l’inadempienza da parte del comune di Anfo rispetto agli impegni presi con la sottoscrizione dell’Accordo; di conseguenza, in qualità di coordinatore della Segreteria tecnica, manifesta l’opportunità di chiudere l’AdP entro i termini previsti dal cronoprogramma.
Tale inevitabile scelta conduce, una volta la rendicontazione del progetto “Valorizzazione ambientale e interventi per la fruizione del Lago d’Idro“  a richiedere al comune di Anfo la restituzione dei maggiori importi anticipati rispetto al costo richiamato progetto di valorizzazione ambientale secondo le procedure previste dalla D.G. presidenza –Struttura Ragioneria.

Al riguardo Terruzzi precisa che a seguito dell’approvazione dell’impegno finanziario (Decreto dirigenziale n. 10486 del 12.11.2014 , n.d.r.) il finanziamento concesso al comune di Anfo nell’ambito dell’AdP assume carattere vincolato alla realizzazione delle opere previste; pertanto gli importi non rendicontabili o riferiti a progetti non realizzati, rappresentano una economia ed in base alle attuali norme ritornano nella disponibilità del Bilancio regionale.

Una batosta. Ma incredibilmente il Verbale è stato successivamente firmato dal Sindaco! Certificando così la inadeguatezza della propria amministrazione a gestire il “bene pubblico“ .
E pensare che era presente anche il vicesindaco, che ha firmato l’Ordinanza 446. Dichiarando che le Opere finanziate da Regione Lombardia erano concluse. Nonostante il Sindaco abbia decretato la propria “inadempienza“ a tal riguardo.

Ecco perché la “doppia verità“.
Delle due l’una; o il verbale firmato dal Sindaco è “tarocco“, oppure lo è la dichiarazione firmata dal vicesindaco: “Visto che i lavori di messa in sicurezza del T.Re di Anfo finanziati da Regione Lombardia sono stati conclusi e che pertanto vengono a cessare le condizioni del divieto temporaneo“.
Chi dirige la “baracca“ in quel di Anfo?

Gianfranco Seccamani

Ps 1. Non realizzando l’opera prevista dall’AdP, si è persa la possibilità di avere l’Info-point ad Anfo. Verrà realizzato all’interno della Rocca.
Ma non è finita; l’opera prevista dalla precedente amministrazione e MAI realizzata dall’attuale, al momento delle elezioni amministrative dello scorso anno, era pronta ad essere appaltata, con le necessarie Autorizzazioni e l’acquisto dei terreni di pertinenza. Bastava poco.
E’ stata ferocemente osteggiata, non si ha notizia del perché (!) dall’attuale amministrazione “Rinascita Anfese“, anche se come dice il vecchio adagio: “il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi“. Infatti nel votare il bilancio consuntivo 2016 (dove era prevista l’opera) la maggioranza si è espressa favorevolmente alla sua realizzazione. A Luglio e ad Accordo scaduto!!!
Se qualche consigliere, ingenuamente, pensava che la responsabilità fosse solo del Sindaco che ha firmato il Verbale, dovrà ricredersi. La maggioranza, compatta, ha votato a favore di un’opera che essa stessa non ha voluto realizzare!!!
Complimenti vivissimi.

Ps 2 . Pare anche che il progetto “cassato“, improvvisamente sia diventato Strategico per il comune di Anfo. Sempre a Marzo. Lettera inviata alla Regione (03-03-2017). Qualcuno può confermare, o smentire?

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