A Paitone la solennità del 15 agosto a 485 anni dall'apparizione
di Redazione

La festa dell’Assunta sarà celebrata con particolare devozione a Paitone presso il Santuario della Beata Vergine, dove si è svolta una partecipata novena di preparazione richiamando ogni sera tanti fedeli

Ancora 15 anni di attesa per i festeggiamenti dei 500 anni dalla apparizione della Madonna presso il Santuario di Paitone e la Parrocchia, come annualmente fa da tempo, si prepara, non solo materialmente, ma in special modo spiritualmente.

Il  15 agosto, oltre ad essere la festa dell’Assunta, è la data in cui si ricorda il giorno in cui apparve a Paitone la Beata Vergine nel lontano 1532 al giovane Filippo Viotti,

Per questa importante festa, il Parroco don Santo Pontigia, grazie alla collaborazione di Mons. Giacomo Canobbio, ha proposto nei giorni scorsi durante la novena dal 6 fino al 14 agosto, una serie di riflessioni che guidano alla lettura contemporanea e attuale delle Beatitudini, sulle linee guide di quanto progettato alla Festa del  Corpus Hominis a Brescia. Ogni sera alle 20 la recita del  S. Rosario e a seguire la S. Messa alle 20.30 presieduta da diversi sacerdoti: don Flavio Dalla Vecchia , don Alessandro Gennari, p. Enzo Turriceni, don Fabio Corazzina, don Diego Facchetti, don Gabriele Scalmana  e don Carlo Tartari. A turno, nelle diverse sere, le parrocchie della zona hanno effettuato un pellegrinaggio, sempre molto partecipato.

Il giorno dell’Assunta saranno celebrate le Messe ad ogni ora, dalle 6 del mattino fino alle 11, celebrazione che presiederà mons. Vigilio Mario Olmi. La serata si concluderà con la liturgia dei Vespri alle 17, il S. Rosario alle 18 e la S. Messa alle 18.30. Alle 21 il Coro Erica allieterà i presenti con un concerto.

Un po’ di storia
L’apparizione della Madonna al sordomuto Filippo Viotti va fissata all’agosto del 1532, mentre l’autorizzazione ad edificare il Santuario fu concessa alla comunità di Paitone con decreto  dell’11 maggio 1534 del vescovo Mattia Ugoni, ausiliare del cardinale Francesco Cornaro. A ridosso di questa data è stata collocata anche l’esecuzione del dipinto da parte degli autori della letteratura artistica.

A dipingere l’apparizione viene chiamato il pittore bresciano Alessandro Bonvicini, soprannominato il Moretto, che si pone subito all’opera e riesce a realizzare una tela di suggestiva bellezza. Si racconta che il Moretto abbia ricevuto da parte dei responsabili della Comunità di Paitone l’indicazione di raffigurare la Vergine con accanto il ragazzo, perciò lo incontra più volte per farsi descrivere com’era la Vergine che gli era apparsa, ma non riusciva…. Questo è motivo di grossa preoccupazione per il Moretto. Si confessò dall’amico e parroco di S. Clemente il quale lo rincuorò: “Figlio mio, -aveva concluso- il buon domenicano, la Madonna del quadro assomiglierà alla Santa Signora nell’esatta misura che tu assomiglierai al meglio di te stesso. In modo analogo, quel tuo intransigente pastorello rifletteva in lei il candore della sua propria innocenza e, stando così le cose non poteva accontentarsi di nulla che divergesse anche di poco da quell’ immagine…. Ma quando il tuo quadro compiuto rifletterà il tuo animo sincero e la tua devozione appassionata anche il nostro piccolo e severo giudice vi troverà il veridico ritratto delle proprie emozioni e approverà.”

È così che è nata la Pala del Santuario della Beata Vergine di Paitone, luogo visitato da Maria.
Abbiamo a documento dell’apparizione anche la pietra conservata sotto l’altare dove -si dice-che Maria apparendo abbia posato i suoi piedi.
Il Santuario della Beata della Beata Vergine di Paitone non è meta di grandi pellegrinaggi, ma ogni giorno parecchie persone singole o in piccoli gruppi vengono fino quassù a pregare e a onorare Maria. Il Santuario è un po’ la casa dei Paitonesi e degli abitanti della zona. L’afflusso più numeroso si ha al 15 agosto  giorno della festa dell’Assunta.

Vicino al Santuario sorge l’“Eremo Effatà” la cui gestione è affidata alla congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, fondata da Santa Teresa Verzeri a Bergamo l’8 febbraio del 1831. Le  Figlie del Sacro Cuore di Gesù attingono la carità dalla sorgente stessa dell’amore perché: sono figlie nel Figlio, cercano la volontà di Dio , testimoniano la forza della carità fraterna per esprimere il volto femminile di Dio ed essere misericordia fino al dono della vita. La loro missione è quella di accogliere ed ascoltare i gruppi e le singole persone, giovani e adulti, che vengono fino quassù per rivolgere a Maria la loro lode e concedersi un tempo più prolungato di preghiera e di riflessione.
L’accoglienza delle Sorelle si esprime nel donare il loro tempo per un ascolto attento e premuroso a chi lo chiede, nell’essere sempre disponibili, nel far percepire all’altro che stare con lui o lei è importante, nel far trovare il Santuario aperto, pulito e ben adornato, nel darsi del tempo per preparare e curare gli incontri. L’Eremo accoglie i Pellegrini che salgono al Santuario per pregare la Vergine, le  comunità parrocchiali che desiderano un luogo di silenzio per pregare e riflettere, persone singole che vogliono concedersi un tempo di riflessione.

Si può arrivare in auto, entrando nel centro del paese e seguendo le indicazioni per il Santuario, ma è consigliabile, nelle ore centrali della mattinata di Ferragosto, usufruire della navetta che parte dalla piazza del Comune per raggiungere il piazzale del Santuario. Per eventuali informazioni contattare ai seguenti recapiti le Suore, Figlie del Sacro Cuore di Gesù, che sono le custodi dell’Eremo, al n. 0306919298; il Parroco al n. 0306919664; per approfondimenti sul Santuario consultare il sito www.santuariodipaitone.it e il sito della Parrocchia www.parrocchiasantagiuliapaitone.it. Il Santuario  è aperto alle visite tutti i giorni dalle 9 alle 18.

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