Al via i lavori per la Centralina idroelettrica del Mulino
di c.f.

Sono iniziati nelle sorse settimane i lavori per la centralina idroelettrica di Gavardo, progetto del Consorzio Idroelettrico del Mulino che deve entrare in funzione entro il 31 dicembre per ottenere gli incentivi governativi


Dopo tanta attesa, sono iniziati nelle scorse settimane a Gavardo i lavori per la costruzione della Centralina idroelettrica del Mulino, progetto del Consorzio Idroelettrico del Mulino (partecipato al 50% dal Comune e al 50% dal Consorzio di Bonifica del Chiese).

Un progetto di 700mila euro finanziato interamente da un mutuo, con garanzia di una fidejussoria (da 350mila euro) a favore del Consorzio stesso rilasciata dal Comune e votata all’unanimità dal consiglio comunale.

Il progetto, infatti, è della precedente amministrazione, ideato nel 2007; il progetto preliminare risale al 2011. Prevede lo sfruttamento delle acque del Chiese dalla traversa del vecchio mulino, con una portata di 6 metri cubi al secondo per una potenza nominale di concessione di 94,12 kW, per una produzione annua media di 539mila kWh.

L'opera sorgerà nel cuore del paese, sulla sponda sinistra del fiume nei pressi dell'antico mulino.

Il progetto sfrutta, almeno in parte, quello che in passato era stato il canale di carico del mulino. Da lì, la nuova traversa raggiungerà l'impianto, per poi scaricare le acque nuovamente nel Chiese.

La bocca di presa sarà dotata di una paratoia per regolare la portata a seconda delle diverse condizioni idrologiche del fiume. La struttura destinata alla produzione di energia elettrica «pulita», installata all'interno di un fabbricato in muratura, sarà di piccole dimensioni, e quindi non invasiva rispetto a un contesto ambientale di particolare pregio.

Due le coclee idrauliche montate in parallelo, così da garantire la migliore efficienza e il massimo sfruttamento del potenziale, con una ridotta manutenzione.
Da qui l'energia verrà trasmessa a un generatore, per essere convertita in elettricità.

I lavori dovranno concludersi in meno di 150 giorni (entro dicembre) così da far partire la centralina entro la fine dell'anno. Il 31 dicembre è infatti il termine per non perdere il beneficio della tariffa incentivante prevista dal decreto ministeriale sulle rinnovabili. Così per i primi 20 anni il Consorzio Idroelettrico del Mulino potrà vendere l'energia elettrica prodotta a 0,21 euro al kWh, quasi tre volte in più rispetto alla tariffa ordinaria (0,08) euro.

Questo consentirà di recuperare per intero la somma dell’investimento e consentire da subito anche un utile, stimato attorno ai 30 mila euro annui.
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