Un tuffo nel passato con la «Carelàa»
di Giancarlo Marchesi

Questa domenica i caratteristici vicoli di Anfo, suggestivo borgo posto sulla sponda destra dell’Eridio, saranno animati dalla sfilata degli storici carèi, una sorta di «fuoristrada» dell’antica civiltà contadina


Conto alla rovescia per la sedicesima edizione della Giornata della carelàa. Domenica 13 agosto i caratteristici vicoli di Anfo, suggestivo borgo posto sulla sponda destra dell’Eridio, saranno animati dalla sfilata degli storici carèi, una sorta di «fuoristrada» dell’antica civiltà contadina. L’attesa parata, organizzata dalla Pro loco di Anfo inizierà alle ore 14 partendo la locale campo sportivo per concludersi con la tradizionale serata gastronomica a base spiedo e polenta che sarà allietata da tanta musica popolare.

L’iscrizione alla carelàa è gratuita e potrà avvenire entro il mattino di domenica. Secondo il regolamento, il carèl con il quale il concorrente prenderà parte alla manifestazione dovrà corrispondere nella forma, nella tipologia e nei materiali al tipico carèl di Anfo.

I materiali e gli oggetti trasportati sul carèl durante la parata dovranno essere scrupolosamente quelli tradizionali, mutuati dalla cultura contadina lacustre della zona del Lago d’Idro. Inoltre, chi condurrà il carèl dovrà indossare indumenti corrispondenti a quelli della tradizionale civiltà contadina. Non sono pertanto ammessi costumi ed indumenti estranei al contesto storico che la manifestazione intende rievocare.

Un’apposita commissione giudicherà sull’ammissione degli equipaggi alla parata. Al termine della sfilata, i membri di una particolare giuria segnaleranno, tra tutti i partecipanti alla manifestazione, l’equipaggio che attraverso l’inventiva e la varietà espressiva meglio avrà saputo far rivivere la civiltà del carèl.

«Questa festa è un omaggio alla civiltà contadina ed è il fulcro delle manifestazioni estive della nostra Associazione – dichiara Giancarlo Melzani, presidente della Pro loco –  che s’iscrive nel solco delle attività di valorizzazione che da alcuni anni ci vede impegnati».
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