«Non è un'utopia»
di Gianfranco Seccamani

Gianfranco Seccamani ci scrive: «Riprendo volentieri l’articolo “Assistenza ai bagnanti sul lago d’Idro” del 10/08/17 apparso su queste pagine...»


Comprendo bene le difficoltà palesate dal sindaco Bondoni, circa l’utopia che sia il Comune di Anfo a farsi carico dell’assistenza ai bagnanti e sobbarcarsi i relativi costi.

Ciò che non capisco, e come me altri, è perché la Sua amministrazione, con una delibera di consiglio, abbia di fatto azzerato la “famigerata” Tassa di Soggiorno, istituita dalla precedente amministrazione e fissata in 50 centesimi al giorno. Ipotizzando un introito per le casse comunali di 10.000 euro, cautelativamente. 

Essendo stata ridotta di cinquanta volte (50) è di tutta evidenza che nelle succitate casse comunali entrerà l’elemosina.
Ne consegue che l’eventuale servizio ai bagnanti, così come la manutenzione e pulizia spiagge, diventa a tutti gli effetti “pura utopia”. Questa volta però, come nel caso dei profughi, non è un’imposizione del Governo (?), ma una precisa volontà dell’attuale amministrazione, il cui sindaco lamenta l’impossibilità a garantire l’ipotizzato servizio!

Eppure sono stati spesi soldi per due spiagge, facendole così diventare “le più belle del lago d’Idro”.

E non sarebbe utopia pensare di istituire il servizio ai bagnanti, chiedendo la fattiva collaborazione, in termini economici, ai due campeggi presenti ad Anfo (in realtà uno sol0, l’altro addavenì!) e chiedere al Comune di Bagolino di poter entrare nella gestione del servizio. Magari ottenendo un trattamento economico migliore.

Per carità, sono solo ipotesi, però non Utopia! Forse sarebbe ora che il Sindaco e la sua maggioranza comincino a dare risposte certe ai tanti interrogativi che vengono loro posti. Perché fino ad oggi vige nel Comune di Anfo la più ferrea Omertà! Bocche cucite. E i risultati fioccano copiosamente.

Gianfranco Seccamani

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Non ero a conoscenza del fatto che la nuova Amministrazione di Anfo avesse ridotto di 50 volte la tassa di soggiorno.
Non mi risulta, tuttavia, che quando era 50 volte superiore il servizio di controllo dei bagnanti fosse in qualche modo operativo.

Poi una precisazione: il termine "utopia" è mio: è una licenza che mi sono preso per riassumere  e non ripetere la frase "ci piacerebbe, ma non è possibile per mancanza di fondi".

Non mi pare che ci sia una gran differenza di significato, ad ogni modo chiedo scusa al sindaco e ai lettori se questo termine (utopia) può aver suscitato in qualcuno dei malumori o qualche altra sorta di fraintendimento che, francamente, non riesco a cogliere.

Ubaldo Vallini


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