Vaccinazioni? parliamone
In risposta al post di Leretico pubblicato nel blog "Eppur si muove" ospitato su queste pagine, arriva questa lettera. Pubblichiamo volentieri, col desiderio di favorire un sano confronto fra opinioni diverse


Caro direttore,

dare dell’ignorante a qualcuno ignorando le sue ragioni non è evidentemente né onesto né praticabile ed è anche per questo che le inviamo questo scritto, in risposta all’articolo da voi pubblicato col titolo “Il vaccino dell’ignoranza”

Quello che cerchiamo è un sano dibattito che possa portare a qualcosa di costruttivo e utile alla comunità, senza catalogare nessuno.
A questo proposito la qualifica di no-vax, che nessuno di noi rivendica, è stata a nostro parere mediaticamente creata per generare quel clima da stadio (tanto caro agli italiani) utile solamente a scatenare due fazioni opposte senza entrare nel merito degli argomenti.
Demonizzare o offendere chi la pensa diversamente, è generalmente tipico di chi non possiede adeguate argomentazioni utili a difendere le proprie idee.

Quindi, contrariamente a quanto espresso da colui il quale si firma come Leretico, cerchiamo di difendere le nostre convinzioni entrando nel merito della questione.

Premessa costante di tutto il movimento che si sta battendo contro l’obbligo vaccinale è sottolineare che le ragioni dell’opposizione, non sono rivolte ai vaccini nella loro totalità (non avete a che fare con dei cavernicoli) ,ma piuttosto riguardano modalità e tempi di somministrazione . 
Ci si chiede ad esempio se abbia senso iniziare a vaccinare serialmente il corpo di un neonato (si parte massivamente a tre mesi) interferendo con un sistema immunitario in piena evoluzione.

Altre perplessità sono state poi sollevate dall’assenza di qualsivoglia genere di controllo clinico personalizzato, pre e post vaccino, dato che non tutti i sistemi immunitari hanno gli stessi parametri e reagiscono nello stesso modo.
Si critica inoltre l’opportunità dell’obbligo vaccinale per malattie esantematiche che, fino a poco tempo fa, erano considerate di nessuna seria pericolosità.

Orbene, fra coloro che hanno sollevato di questi dubbi, non vi sono sciamani o stregoni, bensì 120 fra pediatri e medici (tutti ignoranti??) che in una lettera aperta al Presidente dell’ Istituto Superiore di Sanità chiedevano un confronto aperto.
Studi più approfonditi, venivano in quella lettera richiesti, riguardo i possibili effetti collaterali della pratica vaccinale, riferendosi non solo ai più gravi, ma anche a quella parte molto più numerosa di effetti indesiderati frutto di una alterazione immunitaria tutt'altro che irrilevante per un neonato o comunque per un organismo immunologicamente immaturo.
La risposta alla citata lettera è stata la radiazione immediata di due dei più rappresentativi professionisti che l’avevano firmata (Dr. Gava e Dr. Miedico). 

Credete che così si possa creare quel clima di fiducia necessario a convincere chi nutre perplessità sulle nuove politiche vaccinali? La risposta giusta è un decreto legge che nessuno spazio lascia alla discussione?
Le multe? La minaccia della perdita della patria potestà? La richiesta di firmare una liberatoria su eventuali danni mentre siamo obbligati a vaccinare?
A sostegno di questi ragionevoli dubbi che meriterebbero una confutazione scientifica ha speso il suo nome anche il Premio Nobel per la medicina Luc Montagnier (ignorante pure lui??).
 
Chi si sporca la bocca parlando di scienza dovrebbe ragionevolmente capire che dieci vaccini obbligatori sono un anteprima MONDIALE , che nessuna sperimentazione scientifica è stata fatta per assicurare che i vantaggi siano superiori agli svantaggi, ergo trattasi concretamente di un esperimento su larga scala.

Leretico, riferendosi ai dubbi sull’obbligo vaccinale, ci dice che “le comunità non sopravvivono sulle paure”, ebbene, voler farci credere che il morbillo (peraltro non statisticamente in aumento) sia la nuova peste del secolo avrebbe quasi del ridicolo se non servisse a fomentare proprio paure ingiustificate (quanti di voi non l’hanno superato?).
La spaventosa emergenza esiste solo in Italia?? In quindici paesi dell’Unione Europea non esiste alcun obbligo.
In una valle come la nostra dove l’incidenza tumorale ha raggiunto picchi spaventosi, davvero volete farci credere che i nemici da temere e combattere siano varicella e morbillo??

Il motore di questa società per sua stessa definizione capitalista
è ovviamente il capitale, permettiate dunque che dinnanzi a precedenti che dovrebbero lasciare traccia indelebile nella nostra memoria ci sia chi non ha fiducia cieca?
Sapevate che dopo l’introduzione obbligatoria nel 1991 del vaccino contro l’epatite B, l’allora ministro della sanità De Lorenzo è stato condannato con sentenza passata in giudicato in Cassazione, a 5 anni di carcere per associazione a delinquere e corruzione, per avere intascato 600 milioni di vecchie lire da Glaxo, la multinazionale capofila nella produzione di vaccini?

Sapevate che la stessa Glaxo, ora pronta a investire pesanti cifre in Italia (dopo aver minacciato la chiusura degli stabilimenti di Siena e Verona) ha accumulato decine e decine di condanne nel mondo per sperimentazioni illegali su figli di indigenti e corruzioni varie??

Queste nuove politiche vaccinali nazionali sono state decise nel 2014 in un summit negli Stati Uniti dove il ministro Lorenzin è stato accompagnato da Sergio Pecorelli allora presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco. 
Qualche tempo dopo l’illustre professore è stato costretto a dimettersi dopo le accuse sui dubbi legami con aziende farmaceutiche e società di venture capital. 

Forse questa volta vale bene l’adagio di Andreotti: “a pensar mal si fa peccato ma spesso ci si azzecca”.
A voi il giudizio, sperando che le vostre opinioni si formino grazie a un serio lavoro di interesse e documentazione, non tramite i telegiornali o superficialmente con qualche click sul web.
 
Alcuni genitori valsabbini per la libertà di scelta.
Lettera firmata

P.S.
Ultima domanda per Leretico: Lei parla del pericolo che i non vaccinati possono rappresentare per la salute pubblica.
Teme forse che possano contagiare dei vaccinati?
Niente paura, noi non intendiamo imporvi l’obbligo di non vaccinarvi, non siamo poi tanto egoisti come Lei afferma.
 
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