Bimbo di Lavenone perde due dita
di Val.

E' bastato un attimo, approfittando di un momento di disattenzione del papà e dello zio che stavano tagliando la legna con una "circolare"

 
Un po’ per gioco e un po’ per curiosità. Forse per sfidare se stesso e gli altri.
Fatto sta che un ragazzino di 10 anni si è ritrovato con due dita della mano sinistra amputate di netto.

L’incidente è avvenuto ieri mattina nel cortile di un rustico che si trova lungo la valle che da Lavenone porta a Presegno.
L’esatta dinamica di quello che si può certo classificare fra gli incidenti domestici, questa volta con un minore che ci è andato di mezzo, è materia all’esame dei carabinieri di Idro, saliti fin lassù con una pattuglia.

Secondo una prima ricostruzione, erano da poco scoccate le otto quando il papà del bambino e lo zio erano impegnati nel tagliare la legna buona per il caminetto e la stufa con un vecchio attrezzo: una vetusta “circolare” assemblata decenni fa, di quelle che ancora vanno col motore a scoppio e che non posseggono alcuna protezione.

La lama dentata, insomma, gira e fischia nell’aria, al 60 per cento sotto il piano di lavoro e per il resto sopra, completamente “nuda”.

Il ragazzino giocava lì intorno fino a quando, mentre i due adulti erano assorti ad armeggiare col legname, ha deciso di avvicinare la mano alla lama, forse per “sentire” il vortice d’aria provocato dai denti.
Una manovra improvvida pagata a caro prezzo, coi denti che hanno ingranato la carne e staccato di netto indice e medio.

Subito soccorso, bloccata l’emorragia con degli stracci, recuperate  messe sotto ghiaccio le due dita, impossibilitati a chiamare i soccorsi perché la zona è priva di campo, col rischio poi di perdere tempo a spiegare dove si trovassero, papà e zio hanno deciso di anticipare l’intervento dell’ambulanza caricando il ragazzino in auto e portandolo direttamente a Nozza, dove c’è la sede dei volontari vestonesi.

Qui è intervenuta anche l’eliambulanza, coi medici che hanno deciso per un trasferimento in volo a Monza, dove c’è un centro specializzato in grado di riattaccare gli arti. Subito operato il bimbo sta bene, nella speranza di poter riprendere l’uso delle sue due dita.

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