I martedì della Pieve
di a.p.

Per iniziativa del Gruppo Amici della Pieve, nel periodo estivo saranno proposte alcune iniziative culturali per turisti e residenti per valorizzare uno dei principali monumenti d'arte della Valle del Chiese, la Pieve di Santa Maria Assunta di Condino


Nell'ambito delle iniziative intese a rivalutare il principale monumento d'arte della valle del Chiese, la Pieve di Santa Maria Assunta di Condino, il G.A.P. (Gruppo Amici della Pieve) ha pensato di animare la settimana per residenti e turisti con un'iniziativa culturale riservata al martedì sera: ecco come sono nati i ''Martedì della Pieve''.

Il primo si è tenuto martedì scorso con la presentazione di un libro speciale, il romanzo storico ''La lancia di Longino'', opera di uno scrittore austroungherese nato a Berlino nel 1903,  trasferitosi in Inghilterra nel 1935 a causa delle leggi razziali germaniche che non gli avrebbero certo perdonato la sua ascendenza ebrea, e che trascorrerà i suoi anni  postbellici nella neutrale Svizzera (muore a Lucerna il 2 giugno 1961), dove si dedicherà alla sua attività di scrittore di romanzi storici che  ricostruiscono biografie di alcuni grandi protagonisti del cristianesimo (il centurione Longino appunto, Paolo di Tarso, Elena madre di Costantino, Tommaso d'Aquino, don Giovanni d'Austria, il figlio illegittimo di Carlo V, che guidò la lega cristiana nella vittoria di Lepanto contro la flotta musulmana nel 1571, per citare i più famosi).

La Pieve di Santa Maria di Condino ha così simbolicamente ''recuperato'' quella lancia che il centurione romano scagliò contro il costato del Cristo già morto e che è riprodotta nelle mani dell'angelo situato sul lato destro della pala dell'altare della Scola, lancia peraltro da tempo oggetto di furto perpetrato già molti anni fa dal più famoso altare laterale pievano.

Giacomo Radoani, studioso di storia delle religioni fin dai suoi anni universitari, ha presentato con il consueto entusiasmo questo romanzo storico che ripropone un personaggio in gran parte leggendario, ma ''rianimato'' da de Wohl come un eccezionale protagonista che attraversa nella sua breve vita i sentimenti e le fasi più angosciose e dure: dall'entusiasmo di una brillante carriera militare alla delusione di vedere il padre caduto in un grave dissesto finanziario, che egli stesso salverà riducendosi in schiavitù fino a riscattarsi in un epico duello gladiatorio, da un segreto ma determinatissimo programma di vendetta alla ''liberazione'' dalla schiavitù dell'odio in virtù della testimonianza di perdono del ''presunto mago Gesù'', dall'amore per Claudia Procula, futura moglie di Ponzio Pilato, a quello più intenso e più vero per Naomi, la protagonista (nei vangeli e pure in de Wohl, ovviamente) dell'episodio del ''chi è senza peccato scagli per primo la pietra'' per lapidare costei.

Una presentazione tenuta proprio nella Pieve cinquecentesca, seguita da un pubblico scelto, attento e appassionato che ha potuto acquistare il testo, che la Rizzoli ha recentemente pubblicato per la prima volta in italiano. Così ''i martedì della Pieve'' hanno avuto il loro battesimo con questo affascinante romanzo in cui alla fine le vere protagoniste sono le donne, nessuna delle quali ha mai avuto nemmeno un'ombra di risentimento, né di odio, né di violenza, verso il Messia di Nazareth.

L'iniziativa, promossa dal gruppo coordinato da Maria Chiara Rizzonelli Pucci con la sovrintendenza del reverendo arciprete  don Lupoli, proseguirà martedì 18 luglio (inizio ore 20.30) sempre all'interno del tempio condinese con la trattazione di un tema storico di grande interesse: la nascita e diffusione del cristianesimo nei primi secoli (relatrice la dott.ssa Aurora Mottes, condinese pure lei).

Il terzo martedì (25 luglio) vedrà la presenza della dott.ssa Claudia Paternoster, studiosa di storia dell'arte, che illustrerà la presenza e l'opera dei pittori bergamaschi, i Baschenis de Averaria, nelle valli trentine (a Condino hanno lasciato la loro opera nella chiesetta di S. Lorenzo).

Martedì 1 agosto sarà la volta del rendenese monsignor Giulio Viviani, già cerimoniere pontificio, che sarà chiamato a celebrare la bellezza del ricco corredo di paramenti sacri della Pieve condinese dell'Assunta. La chiusura è fissata per martedì 8 agosto, affidata alla Filodrammatica di Santa Brigida, un villaggio bergamasco della valle Averara (quella dei Baschenis) che presenterà uno spettacolo musicale rievocativo dei pittori itineranti bergamaschi: ''La Bibbia dei poveri Cristi''.
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