Fonderie Mora: terza diffida
di red.

Botta e risposta fra Fonderie Mora e Arpa, con la Provincia di mezzo, per le inconguenze registrate in merito ai rumori prodotti dall'azienda

 
E' stata comunicata nei giorni scorsi da parte del Settore Ambinete e Protezione civile della Provincia di Brescia, alle Fonderie Mora e per conoscenza all'Arpa, al Comune di Gavardo e all'Ats di Brescia, una nuova diffida che impegna l'azienda a presentare, entro 90 giorni, un piano di bonifica acustica in relazione ai superamenti registrati da Arpa, oltre che una proposta di cronoprogramma degli interventi che si rendono necessari.

Fra le prescrizioni, quella di misurare il "rumore residuo" durante il fermo produttivo del mese di agosto: misura che farebbe da riferimento preciso per calcolare i "valori limite differenziali" che indicherebbero un superamento maggiore di quanto registrato fino ad ora.

L'azienda, infatti, ha dichiarato, senza però produrre giustificazioni tecniche adeguate, l'impossibilità ad effettuare misurazioni ad impianti fermi.
L'Arpa contesta: non esistono i quell'azienda impianti che funzionano a ciclo continuo.

In assenza del dato sul rumore residuo, ad ogni modo, i superamenti registrati indicano valori di superamwento del differenziale (ad impianti non completamente fermi) pari a 7,1 dB, quando il limite è fissato a 5.

«In queste condizioni, direi che permane intatta la nostra perplessità sulla volontà espressa non molto tempo fa da parte della stessa Provincia di procedere al rinnovo dell'AIA in tempi brevi, sempre che possano essere definiti brevi dopo 6 anni» dichiara il portavoce di GAIa Filippo Grumi.

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