Ferdinando Bertoni, compositore salodiano della Repubbica di Venezia
di c.f.

Sarà presentato questa sera a Villanuova il libro che don Ardiccio Dagani ha dedicato a al musicista e compositore salodiano, frutto di un lungo e approfondito lavoro di ricerca


Un tuffo nella storia della Repubblica di Venezia, che estendeva i suoi domini fino a Brescia, attraverso un protagonista del panorama musicale del 700. È quanto racconta il libro “La musica di velluto”, una biografia dedicata al musicista e compositore salodiano Ferdinando Bertoni, scritto da don Ardiccio Dagani, frutto di una ricerca che è durata vent’anni, e che ora è stata datata alle stampe.

Il libro sarà presentato questa sera alle 20.45 nel cortile del centro sociale, in caso di maltempo all'interno del teatro Corallo. L'iniziativa, a cura dell'assessorato alla Cultura del Comune di Villanuova sul Clisi, inizierà con il saluto portato dal sindaco Michele Zanardi, cui farà seguito il commento di Marco Bizzarini, musicologo, critico musicale e docente all'Università di Padova. Poi parlerà il villanovese Oliver Cherubini, seguito infine dall'autore don Ardiccio Dagani. La conclusione sarà poi a cura del Coro «San Matteo», diretto dalla maestra Sara Piceni, mezzo soprano, con il Maestro Remo Raineri al pianoforte.

Vissuto tra il 1725 e il 1813, Ferdinando Gasparo Bertoni studiò musica a Bologna tra i 15 ed i 20 anni. E nel 1752, a 27 anni, divenne primo organista della Basilica di San Marco, ricevendo poi la preziosa carica, dal 1785 al 1808, di Maestro di Cappella sempre in San Marco. Nel frattempo fu anche copioso compositore di valore, con un elenco di opere composte, ben 48.

Il libro, oltre a raccontare la vita e le opere del compositore salodiano, presenta un quadro storico del panorama politico, sociale e musicale della Repubblica Veneta, di cui Salò, la Valsabbia e gran parte del Bresciano all'epoca facevano parte.

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