La strada non è una pista
di Val.

Probabilmente in questo caso non si è nemmeno trattato di superamento della velocità consentita: lì c’è il limite dei 90 e fra quelle curve è difficile andare più veloci


C’è che uno stava salendo ed ha “stretto” la curva che per lui girava a sinistra; l’altro scendeva dalla parte opposta e l’ha “allargata” in ingresso, intenzionato poi a portarsi bene “alla corda”.

Una tecnica ineccepibile quando si va in moto, a patto di essere su un circuito chiuso al traffico.
Risulta perniciosa, infatti, quando invece la “pista” è aperta al traffico del fine settimana, che pullula di altre motociclette, automobili, persino di mezzi agricoli.

Così il conducente della Honda Cbr che saliva e quello della Yamaha che scendeva, hanno finito con l’incrociare le carene, evitando il frontale d’un soffio. Non di finire gambe all’aria però.

L’esatta dinamica dell’incidente avvenuto ieri pomeriggio poco dopo le 15 lungo la 237 del Caffaro, all’altezza della Cantoniera nei pressi del ristorante Rocca del Rovere, in territorio odolese, è al vaglio della Locale della Valle Sabbia, intervenuta sul posto con due pattuglie per i rilievi e per gestire in traffico.

Ad avere la peggio, ad ogni modo, è stato il 55 enne in sella alla Honda, un motociclista di Castelmella, che dopo l’urto è scivolato via per la tangente schivando per un pelo il guard-rail, ma trovando sulla sua traiettoria un palo della segnaletica, abbattendolo a suon di ossa rotte.

L’hanno soccorso i volontari di Pronto Emergenza giunti sul posto da Odolo, mentre dalla base operativa Soreu inviavano sul posto anche l’eliambulanza, atterrata lì vicino.
Lunghe le operazioni di soccorso: inizialmente l’uomo era cosciente, poi a causa di fratture importanti è stato sedato e veniva costantemente ventilato, fino a quando l’hanno caricato sull’elicottero per il ricovero avvenuto al Civile di Brescia, con riserva di prognosi.

Danni fisici decisamente inferiori per l’altro
centauro, un 39 enne cittadino, trasferito con l’autolettiga alla Poliambulanza di Brescia con un più rassicurante codice “giallo”.
Per permettere accurati rilievi e lo sgombero dei mezzi convolti e dei detriti dalla sede stradale, la 237 del Caffaro è rimata chiusa fino alle 17:30. Ovviamente in entrambi i sensi di marcia si sono formate lunghe code.

Domenica scorsa,
pochi chilometri più su, in un incidente dalla dinamica assai simile, i motociclisti coinvolti erano stati addirittura quattro, tutti ricoverati in ospedale. 
 
 
170624_inci_coste_4r.jpg 170624_inci_coste_4r.jpg