Colonia di monte Magno, una storia che riprende
di Cesare Fumana

La comunità di Sopraponte si è ritrovata ieri sul monte Magno per l’inaugurazione dei lavori di restauro della Casa Beata Vergine di Fatima


“Oggi si riprende la storia della Colonia, come luogo di accoglienza e fraternità”. Sono queste le parole usate ieri da mons. Cesare Polvara, provicario generale della diocesi, all’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione della Casa Beata Vergine di Fatima, sul Monte Magno, a Sopraponte di Gavardo.

Con il monsignore gavardese, a celebrare la Messa c’erano l’amministratore parrocchiale di Sopraponte, don Angelo Nolli, e suo fratello mons. Armando Nolli, entrambi soprapontini e tutti con un ricordo diretto di quando il compianto don Antonio Andreassi negli anni Cinquanta, costruì con i volontari la Colonia.

“Ricordo quando da bambini venivamo fin quassù con la Jeep rossa di don Antonio – ha ricordato mons. Polvara – e i tuffi nella piscina”.

Ora, con risorse della Parrocchia di Sopraponte, e grazie anche al lavoro di tanti altri volontari l’ampia struttura è stata sistemata, messa a norma, rifatti gli impianti, per renderla nuovamente fruibile sia per le attività parrocchiali, ma che sarà messa a disposizione anche di altri gruppi (scout, oratori, associazioni, ecc.) che ne facessero richiesta.

Al termine della celebrazione, con l’accompagnamento del corpo bandistico di Sopraponte e alla presenza dei rappresentati comunali, è stata prima intitolata la chiesetta ai tre Pastorelli di Fatima, poi è stata scoperta una targa in ricordo della ristrutturazione con una dedica all’indimenticato don Antonio. Infine il taglio del nastro per sancire il nuovo inizio di questa bella struttura immersa nel verde.

Di seguito l’intervista a don Angelo Nolli, realizzata dalle telecamere di Armando Ponchiardi.

170618_Sopraponte_Inaug_Restauri_Colonia1.jpg 170618_Sopraponte_Inaug_Restauri_Colonia1.jpg 170618_Sopraponte_Inaug_Restauri_Colonia1.jpg 170618_Sopraponte_Inaug_Restauri_Colonia1.jpg