Inizia l'era Pasini alla guida degli industriali bresciani
di Redazione

Passaggio di testimone ieri in casa Aib fra Bonometti e il patron della Feralpi, il valsabbino Giuseppe Pasini, chiamato a guidare l’associazione degli industriali bresciani per il prossimo quadriennio


L’assemblea dell’Associazione industriale Bresciana, andata in scena ieri, 31 maggio, nei padiglioni di Brixia Forum, ha sancito il passaggio di testimone alla guida degli industriali bresciani, fra il presidente uscente Marco Bonometti e il nuovo presiente Giuseppe Pasini.

Pasini, 56 anni, originario di Odolo, è stato chiamato giovanissimo a ruoli di responsabilità alla Feralpi Siderurgica (aveva 22 anni) ed è stato il primo e unico imprenditore bresciano ad approdare alla guida di Federacciai.

Già vicepresidente Aib sotto il mandato di Bonomelli, assume la carica dopo un acceso confronto che lo ha visto prevalere con il 64% dei voti su Gussalli Beretta. Il confronto a due, fra due personalità di spicco dell’imprenditoria bresciana, che ha lascito strascichi e divisioni nell’associazione. Uno degli impegni che si è preso Pasini è proprio quello di far ritrovare compattezza nel mondo imprenditoriale per affrontare le sfide del futuro.

Non ha nascosto la sua emozione, nonostante sia abituato a ricoprire cariche importanti (per dieci anni è stato presidente di Federacciai): «Forse perché ho davanti ame gli imprenditori della mia terra». Il legame con il territorio è stato un tema ricorrente nel suo intervento. «Gli imprenditori bresciani - ha sottolineato in un passaggio- sono parte integrante di una comunità di grandi lavoratori, fieri dei valori che sono alla base anche dei successi delle nostre imprese: l’etica del lavoro, la responsabilità sociale, il bene della comunità, la professionalità che deriva sia dalla tradizione che dall’innovazione».

La priorità di Pasini saranno le Pmi. «La piccola industria - ha detto - ha un suo peso specifico, è la prova della modernità e del dinamismo imprenditoriale del territorio bresciano, che in modo originale ha saputo costruire, a differenza di altri distretti, un ponte fra le attività industriali tradizionali e i nuovi settori, le nuove economie e i nuovi mercati». AIB, dunque, deve «fornire loro un supporto sempre più adeguato» nella competizione internazionale.

Gli altri messaggi lanciati nell’ambito del suo intervento sono stati l’invito ai giovani imprenditori a dare un contributo di idee, coraggio ed entusiasmo; la richiesta alla politica di stabilità e regole certe; la certezza che cultura, educazione, competenza e formazione sono il motore dello sviluppo; la mano tesa verso i sindacati per una collaborazione che ripensi il welfare aziendale, nell’ambito di un «patto per la fabbrica».

Pasini, infine, ha promesso di Continuare la battaglia per «infrastrutture adeguate, come l’autostrada della Valtrompia, l’Alta velocità Milano-Verona e l’aeroporto di Montichiari». Ha annunciato di voler coinvolgere «tutte le anime del nostro sistema», volendo essere «un presidente che unisce e non divide».
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