Al posto giusto al momento giusto
di Elio Vinati

Nella pesca, si sa, la fretta è una cattiva consigliera. Molto spesso il richiamo del fiume ci induce a preparare rapidamente l'attrezzatura per iniziare subito a pescare: niente di più sbagliato


Anche se conosciamo bene il torrente che stiamo per affrontare, è fondamentale saper osservare: non solamente per capire se il pesce è in attività (la classica bollata tanto amata da noi "secchisti"), ma anche per individuare eventuali "colleghi" che stanno già solcando le rive del fiume. Oppure, saper valutare, in base alle condizioni climatiche, l'opportunità di pescare nel tratto di fiume a valle piuttosto che a monte.

Cogliere i diversi segnali che lo scorrere del fiume restituisce (vedi articolo 'La Divina pesca parte 2').

"Perdere" qualche minuto nell'osservazione dello spot di pesca spesso può fare la differenza fra una pescata memorabile o un sonoro cappotto.

Il successo della recente uscita a mosca effettuata sul fiume Chiese è dipeso soprattutto da questo fattore.

Quando una fario di 41cm sale senza esitare sulla tua imitazione color nocciola costruita su amo nr. 16 e ti fa esplodere letteralmente la frizione del tuo mulinello non ci sono parole.

E solo dopo essere stata caparbiamente guadinata dall'amico Cristian esulto come a una tripla decisiva di Marcus Landry che infiamma il pubblico del Palageorge di Montichiari.

La livrea è stupenda e riluce incastonata nel mosaico delle montagne circostanti. Ne resto incantevolmente estasiato.

Ma nella pesca la ricerca non cessa mai: ora ho nuovi obiettivi, nuove sfide da affrontare, e sempre armato di un buono spirito di osservazione sarò pronto a farmi trovare al posto giusto al momento giusto...
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