Cinque «misure» per far ripartire le valli Sabbia e Trompia
di Ubaldo Vallini

Il progetto "intercomunitario" V@lli Resilienti, finanziato da Cariplo con 6,5 milioni di euro, è stato presentato a Idro ed è pronto a partire

 
E’ stato presentato ieri a Idro con una giornata trascorsa fra natura, sport, testimonianze ed un momento di approfondimento con la formula della tavola rotonda, “V@lli Resilienti”, progetto che vede unite le Valli Sabbia e Trompia nel declinare sul territorio il programma AttivAree di Fondazione Cariplo.

Una pianificazione che vale più di 6,5 milioni di euro da spendere un meno di quattro anni, per un obiettivo ambizioso: «Che vengano riscoperte e valorizzate le potenzialità incredibili di cui dispongono queste aree, da interpretare con una nuova chiave di lettura, perché il cambiamento possa diventare poi una costante. Un investimento sulle persone insomma» per dirla con le parole di Elena Jachia, ieri a Idro per rappresentare Fondazione Cariplo.

Sempre la Jachia ha aggiunto: «Di quanto questi luoghi siano scrigno di fantastiche bellezze ne abbiamo avuto un assaggio oggi».

Più di cinquanta, anche intere famiglie, le persone che hanno approfittato dell’occasione per conoscere da vicino il lago d’Idro.
Dotate tutte di bicicletta, hanno raggiunto una fattoria didattica gestita dalla Cogess e dai ragazzi diversamente abili di cui la cooperativa si occupa per poi prendere il battello Idra e con quello fare tutto il giro del lago, pranzando coi produttori agricoli locali, primi fra tutti il caseificio sociale Valsabbino di Sabbio Chiese.

Poi da Crone il rientro nuovamente in bici fino a Santa Maria ad Undas, l’antica Pieve, nella quale ha avuto luogo il convegno partecipato dalle istituzioni locali, di Valsabbia e Valtrompia, con gli interventi di Elena Jachia appunto, del sociologo Giorgio Osti, di Federica Bolpagni per un passaggio veloce sulla storia dell’arte, di Barbara D’Attoma, Marco Baccaglioni, Davide Zecchi e Mattia Apostoli.

A coordinarli l’antropologo Annibale Salsa: «Ricordatevi che fra le aree montane e quelle di pianura ci possono essere rapporti commerciali, ma non di governo. Trento, Bolzano e anche Aosta, sono da esempio e sono gli unici territori montani dove la popolazione resta e prospera» uno dei suoi consigli.

Cinque le azioni previste dal progetto Valli Resilienti proposto dalle Comunità montane e “sposato” da Cariplo.

“Valli Smart” che prevede il potenziamento dei collegamenti digitali per migliorare nel suo complesso la rete di servizi sia per i cittadini sia per le imprese.

“Valli Solidali” per esplorare rinnovate forme di convivenza e sviluppare forme di responsabilità con specifica attenzione alle fasce più deboli della popolazione.

“Valli Collaborative” per riscoprire gli elementi identitari, mappare il patrimonio, per arrivare anche al recupero di alcuni stabili su progetti nei quali coinvolgere anche le scuole e l’Università.

“Valli Viventi con la tutela del reticolo idrico, lo sviluppo delle ciclopedonali e progetti innovatici come il compostaggio meccanico del letame per farne concime biologico.

Ultima, in elenco, delle azioni “Un ponte verso la città”, con attività di formazione, comunicazione e governance.

C'è anche un sito per approfondire.


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