La filosofia è sempre stata ritenuta disciplina impegnativa e, diciamo così, “autoreferenziale”.

A quanto pare non la pensano così il professor Giuseppe De Matola e i suoi cinquantasei studenti, che hanno impegnato l’intero anno scolastico per allestire il loro “FRAMMENTI DI FILOSOFIA nella musica, nelle immagini, nella danza". Più che di uno spettacolo si tratta di un… LEF: laboratorio di espressione filosofica.

Si tratta di un progetto didattico che mira a far incontrare il linguaggio della filosofia con quello della musica, della danza e delle immagini.

Non sappiamo se la sigla LEF voglia richiamare alla memoria il movimento artistico russo in cui militarono poeti come Majakovskij e Pasternak, ma il progetto è indubbiamente originale.

L’assunto fondamentale su cui poggia tale progetto è la convinzione che il sapere teorico della filosofia possa essere espresso anche con l’esecuzione di una melodia, con l’interpretazione canora di una canzone, con i movimenti danzanti del corpo e con la visione selezionata di immagini, dando vita a una amalgama omogenea e suggestiva di codici comunicativi differenti.

Il laboratorio si è articolato in vari gruppi di lavoro: musica, danza, ricerca di immagini, fotografie, scenografie, disegno, grafica, trucco... 

Cinquantasei studenti, s’è detto, di dodici classi diverse del triennio.

Punto di partenza di ogni percorso è sempre stato un “frammento filosofico” proposto dall’insegnante, letto, riletto, metabolizzato, contaminato fino a farlo incontrare e fondere con l’espressione umana, attraverso gli strumenti di cui s’è detto.

Nel corso della serata si incontreranno sul palco Marx e i Pink Floyd, Feuerbach e Domenico Modugno, Leopardi e Barbra Streisand.

L’appuntamento, aperto al pubblico, è per giovedì 25 maggio alle 20.30 presso l’Auditorium del Liceo “Enrico Fermi” di Salò.
Lo “spettacolo” sarà replicato la mattina dopo per gli studenti.