La sacrestia ritorna al suo antico splendore
di Cesare Fumana

È terminato un importante restauro conservativo della sacrestia nella chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo di Vallio Terme, l’ultima di una serie di opere volute dal parroco don Angelo prima di lasciare la parrocchia


La sacrestia della chiesa parrocchiale dei Ss. Pietro e Paolo di Vallio Terme è stata oggetto, nei mesi scorsi, di un importante intervento di restauro voluto dal parroco don Angelo Pizzato. Il progetto, curato dall’architetto Gianluca Peretti, dello Studio Leali e Associati di Odolo, ed eseguito dalla ditta Cremona Restauri, di Maria Cristina Regini, ha interessato le superfici del soffitto e delle pareti e gli arredi in legno.

Si è trattato di un intervento a completamento dell’opera di restauro già eseguita alcuni anni fa, a seguito del terremoto del 2004, e che aveva riguardato principalmente la parte strutturale e la copertura.

La zona d’intonaco fra il soffitto (realizzato su supporto ad arelle) e le pareti era interessato da profonde crepe e fessurazioni, soprattutto in corrispondenza del perimetro. In corrispondenza delle zone di infiltrazione, in atto prima dell’intervento sulle coperture e oggi risolte, l’intonaco si era indebolito, dando origine a distacchi, e il colore si era impoverito di legante, provocando fenomeni di caduta, esfoliazione e alterazione.

Per questo prima dell’intervento, è stato necessario eseguire dei lavori di consolidamento, pulitura, stuccatura e applicazione di velature di colore a calce.
Il restauro ha consentito di riportare al suo antico splendore una cornice con finti modellati e dorature e i decori floreali.

Oltre a questo, sono stati restaurati gli armadi e le cassettiere che custodiscono arredi sacri, paramenti e oggetti liturgici, sostituendo le parti ormai deteriorate e integrando alcuni tasselli mancanti. Dopo la lucidatura sono ritornati come nuovi.

Don Angelo è rimasto soddisfatto di aver completato quest’importante opera di restauro prima di lasciare la parrocchia a fine giugno, per il raggiungimento dell’età della pensione. Complessivamente l’intervento è costato circa 40 mila euro, già pagato con i fondi parrocchiali.

Questa è l’ultima di una serie di interventi conservativi ai beni della parrocchia portati a termine da don Angelo (il campanile, il tetto e la facciata della parrocchiale, il pulpito e il coro legno), nell’arco della sua guida della parrocchia valliese.

In foto i mobili e il soffito restaurato e com'era prima dell'intervento

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