5 milioni all'Asst del Garda
di Fabio Borghese

I fondi regionali saranno destinati alla riconversione in Pot dell'ex ospedale di Lonato e il rimanente per attrezzature necessarie a Gavardo e Desenzano


La giunta regionale lombarda ha stanziato un finanziamento di oltre 22 milioni di euro per gli ospedali bresciani. Dodici i milioni portati in dote all'Asst Spedali Civili di Brescia, con il pezzo pregiato dell'ampliamento della dialisi a Gardone Val Trompia per 1,8 milioni di euro; 5 all'Asst del Garda, in gran parte destinati alla riconversione in Pot dell'ex ospedale di Lonato e il rimanente per attrezzature necessarie a Gavardo e Desenzano; 3 i milioni all'Asst di Franciacorta, per adeguamenti strutturali antisismici a Chiari e l'acquisto di mammografi a Iseo e Orzinuovi. Poco meno di due milioni infine andranno in Valle Camonica, ai presidi camuni di Edolo ed Esine.

Nella ripartizione dei fondi regionali straordinari per la sanità una fetta consistente spetterà anche all'Azienda socio sanitaria territoriale del Garda. La delibera di giunta approvata giovedì stabilisce infatti che le verrà assegnato uno stanziamento complessivo di 5 milioni e 802 mila euro. Di questi, 492.070 euro sono contributi ”indistinti” e 5.310.000 euro “finalizzati”.

“Con questo importante finanziamento – dichiara il Direttore Generale Peter Assembergs – diamo piena attuazione alla Legge Regionale 23/2015, realizzando alcuni progetti che ci permetteranno di far evolvere la nostra attività sanitaria e sociosanitaria, come nel caso della realizzazione del POT di Lonato o gli investimenti informatici per l’integrazione dei percorsi di presa in carico dei pazienti del nostro territorio.”
I contributi “indistinti” potranno essere utilizzati sia per messa a norma e sicurezza di edifici ed impianti che per acquisizione di apparecchiature sanitarie, software ed altro.

Il contributo “finalizzato” è destinato ai seguenti interventi:
- 190.000 euro per l’acquisto di 1 mammografo digitale con tomosintesi per il Presidio Ospedaliero di Gavardo. L’apparecchiatura permetterà una riduzione della dose di radiazioni erogata alle pazienti e una maggiore sensibilità diagnostica per la presenza del sistema con tomosintesi, permetterà inoltre di eseguire su piattaforma digitale, quindi con metodologia più affidabile, procedure interventistiche in stereotassi;

- 1.100.000 euro per la realizzazione del piano di incremento dei livelli di sicurezza antincendio dell’Ospedale di Desenzano;

- 1.470.000 euro per la gestione dei percorsi di cura e per i progetti di telemedicina sanitaria domiciliare tramite l’implementazione di sistemi informativi finalizzati all’attuazione in concreto del concetto di integrazione e presa in carico del paziente come previsto dalla legge regionale di evoluzione del sistema sociosanitario lombardo;

- 2.550.000 euro per la riconversione dell’Ospedale di Lonato in POT (Presidio Ospedaliero Territoriale); attualmente la struttura ospita l’Unità Operativa di Riabilitazione, ambulatori specialistici, una struttura residenziale psichiatrica, un centro psico-sociale e un Polo Territoriale della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza. Con la nascita del POT, l’Ospedale diventerà una struttura di riferimento della rete territoriale grazie alla integrazione con altri servizi che assicureranno competenze specialistiche, sociosanitarie e del territorio e la sperimentazione di modelli organizzativi che garantiranno la presa in carico di pazienti cronici e fragili. Il POT di Lonato si affianca al POT che è in fase di realizzazione a Leno per il quale Regione Lombardia ha già stanziato un finanziamento di 3 milioni di euro;

Questo nuovo finanziamento di Regione Lombardia si somma a quelli importanti già in corso di realizzazione o di prossima attivazione.


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