40 mila lettere in vista dell'assemblea
di red.

Sono quelle inviate dal "Comitato soci" della Banca Valsabbina, un po' a caso nei paesi dove è più alta la concentrazione dei soci, «perchè impossibilitati, per gli alti costi - affermano -, a disporre dei corretti indirizzi»


Non si placa la battaglia ingaggiata dal Comitato Soci Banca Valsabbina in vista dell’importante appuntamento assembleare atteso per il prossimo 6 maggio. Consesso che dovrà non solo approvare il blancio 2016, ma anche rinnovare tre degli attuali consiglieri di amministrazione, presidente compreso.
 
Il comitato «alternativo», nato nei mesi scorsi in contrapposizione all’attuale governance della Popolare, ha presentato la propria lista di candidati composta dal commercialista valsabbino Aurelio Bizioli; l’ex manager Unipol Alberto Campana e l’avvocato salodiano Francesca Uggeri.

In una nota distribuita nei giorni scorsi, il Comitato Soci ha annunciato di aver dato alle stampe 40 mila lettere distribuite nelle abitazioni dei comuni della Valsabbia in cui è maggiore la presenza di soci della banca (che sono più di 40 mila).

«Ci rendiamo conto che la nostra è una soluzione anomala - spiega Giorgio Paris, uno dei fondatori del Comitato -, ma siamo stati costretti ad adottarla a fronte del reiterato rifiuto del Cda a fornire gli indirizzi dei soci in nome di una tutela della privacy puramente formale.
Speriamo che questa iniziativa possa servire a favorire la partecipazione tramite la diffusione fra gli stessi soci».

«Nel frattempo - prosegue Paris -, abbiamo la certezza che il costo della nostra iniziativa è molto inferiore alla somma di circa 40 mila euro che la Banca ci ha chiesto, a fronte di un costo di 10 euro per ogni fotocopia delle 4 mila pagine del libro soci, solo per consegnare un documento privo di indicazioni anagrafiche».

Nella lettera inviata ai soci, il Comitato sollecita la partecipazione all’assemblea comunicando l’organizzazione di tre pre-assemblee territoriali a Brescia (2 maggio), Vestone (3 maggio) e Gavardo (4 maggio).

«Sono dichiarazioni false e pretestuose» ha dichiarato al Giornale di Brescia un dirigente della banca.
 
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