Un nuovo benvenuto a Storo
di Aldo Pasquazzo

La rotatoria posta a nord dell’abitato di Cà Rossa è stata abbellita per migliorare l’ingresso al paese


Da qualche giorno a questa parte l'area circostante la rotatoria dislocata a nord di Cà Rossa, tra Storo e Condino lungo la statale 237 del Caffaro, si presenta con una veste molto più presentabile rispetto al passato. Un prato rasato, molti alberelli e tanti fiori. A fare da cintura già c’era una fascia di cubetti in porfido. Poi la gigantesca scritta “Storo”. Resta meno bella quella “cravatta arrugginita” poco sotto, che a parere di tecnici e design dovrebbe a loro modo di vedere rappresentare una montagna. Un logo che potrebbe essere interpretato anche diversamente.

A coordinare il tutto la vice sindaco di Storo alla quale le idee in materia di abbellimento e fantasia abbondano.

“Come comune – avverte la numero due Loretta Cavalli Grassi, affiancata come suo solito dalla collega delegata Ersilia Ghezzi e dal presidente del consiglio Angelo Rasi - al fine di valorizzare quel portale a nord di Storo ha chiesto alla Provincia la gestione della stessa area, procedendo a redigere un progetto di carattere paesaggistico ed in particolare si è creata al centro della rotatoria una grande aiuola irregolare, compresa la messa a dimora di sette piante di agrifoglio a rappresentare le sette torri di Storo”.

Ancora la vice sindaco. “Gli studi storici considerano possibile che le sette torri (anche emblema comunale), facciano riferimento ad altrettante famiglie nobili di Setauro (Storo), alle quali nel 1189 il vescovo di Trento Corrado II di Beseno, affidò in feudo il castello di Lodrone.

Tra questi alberelli sono state poste conifere sempreverdi in varietà oltre a sassi in granito e porfido della zona che continuano nella parte più esterna, alternati a mugus, iperico, potentilla ed altre piante che ben rappresentano l’ambiente montano. Un prato seminato ed un’adeguata pacciamatura completeranno l’opera. Non poteva mancare la scritta “Storo” interrata e realizzata con un telaio in ferro a rilievo riempito di sassi bianchi in pietra naturale.

Una realizzazione semplice, affidata a professionisti locali, gradevole ed armoniosa che non disturba la vista, ma che finalmente rende decoroso lo svincolo d’ingresso al nostro comune”.
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