Non è sempre la stessa musica
di Sandra Vincenzi

Vi racconto una bella storia. C’era una volta, e c’è ancora, l’Orchestra sinfonica “Esagramma” di Milano, che da trent’anni gira il mondo portando la sua musica...


Non si tratta della stessa musica che suonano anche le altre orchestre perché i suoi concerti sono sempre un momento veramente fuori dal comune.
Perché è fuori dal comune che un’orchestra sinfonica sia composta da ragazzi e ragazze con autismo, Sindrome di Down, ritardi cognitivi, difficoltà di comunicazione e relazionale.

Cinque anni fa, a Sirmione, durante un simposio di Medicina, viene invitata a fare un concerto proprio l’Orchestra Sinfonica “Esagramma”. Grazie all’invito di una mia cara amica, ho potuto partecipare, insieme con un’altra famiglia, all’evento.
Ricordo che uscimmo dal concerto molto scossi, mentre le nostre figlie speciali avevano ascoltato tranquillamente per tutto il tempo. Ci sembrava già un miracolo quello!

Parlandone con altre mamme con figli speciali
poco dopo arrivò il nominativo di una musicista della zona, che aveva fatto la formazione secondo il metodo Esagramma, e che era intenzionata a far partire un percorso simile a quello di Milano sul nostro territorio.
La mamma speciale, che era venuta con me a Sirmione, si è data molto da fare per far sì che ciò avvenisse, e le famiglie del CO.S.MI.D. (Comitato Sportivo Minori Diversamente abili, che accoglie molti minori disabili valsabbini) hanno subito aderito al percorso di Musicoterapia Orchestrale organizzato dall’Associazione Concerto: il Comune di Salò ha dato la sede… un imprenditore locale da quattro anni paga interamente le rette di tutti gli allievi.

E dopo un percorso durato quattro anni, venerdì 7 aprile 2017 a Salò
, presso l’auditorium “C. Battisti”, ha avuto luogo il primo concerto della nascente Orchestra Sinfonica “Le Risonanze”: eseguiti brani di J. Brahms, A. Dvorak e M. Mussorgskij… e vi assicuro che si è trattato davvero di un miracolo!

Perché è fuori dal comune che ragazzi e ragazze disabili riescano a rimanere concentrati per due ore (una per le prove e subito dopo una per il concerto), con la musica soltanto ricordata e suonata senza spartito, per l’impossibilità di leggere le note.

Perché sono fuori dal comune i loro interventi musicali esatti, al cenno del direttore d’orchestra o del collega strumentista normotipico, compagno di fila.

Perché è fuori dal comune la loro capacità di godimento, alla fine, per aver suonato bene, esultando con tutto il corpo e l’anima.

Il concerto è stato un abbraccio accogliente: per gli strumentisti l’approdo per mostrare se stessi nella loro espressività; per il pubblico l’incontro con l’altro, nella sua diversità, nella sua verità, nel suo impegno, nella sua serietà, che rendono onore ad un percorso fuori dal comune, dove c’è il superamento degli infiniti e costanti timori che segnano il quotidiano di tutti, e in special modo di chi è diverso.

Anche i bisogni delle persone speciali non hanno sempre la stessa musica, ma possono aprire a scenari futuristici, di un’evoluzione che fa bene all’uomo e gli restituisce dignità ed integrità.
Siamo dunque lieti ed orgogliosi per la nascita dell’Orchestra “Le Risonanze” a cui facciamo i più calorosi auguri e ricordiamo con piacere i ragazzi e le ragazze speciali che hanno partecipato.

Al concerto hanno suonato Laura, Gabriele, Marta, Camilla, Alessandra e Marco, insieme ai musicisti insegnanti del Corso di Musicoterapia Orchestrale, in collaborazione con l’orchestra fiati “Gasparo Bertolotti” e l’accademia “San Carlo” di Salò.

Anche Davide, Gaia, Kristel, Elizabeta, Simone, Vittoria e Benedetta sono strumentisti speciali che hanno partecipato ai saggi promossi dalla Scuola di Musicoterapia Orchestrale di Salò.

Per saperne di più www.lerisonanze.it

Sandra Vincenzi
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