Leali Steel, avanzata l'istanza di fallimento
di Redazione

Dopo che il tribunale di Trento aveva rigettato il concordato a causa di irregolarità nel comportamento della società, i giudici hanno avanzato ai danni della stessa azienda un’istanza di fallimento

 
Si apre un nuovo scenario per la Leali Steel. L'ipotesi del fallimento sarebbe sempre più vicina per l’azienda del gruppo Klesch che conta 132 dipendenti nel sito di Odolo (in «solidarietà») e 106 nell'acciaieria di Borgo Valsugana (Tn) alle prese con la Cassa integrazione straordinaria; entrambe le fabbriche sono state rilevate dalla società nell'ambito del concordato preventivo della Leali spa.
 
Dopo la decisione del giudice di Trento, che il 27 marzo ha indicato come «improcedibile» la strada concordataria, come ricostruito da Siderweb, è stata depositata nei giorni scorsi un'istanza di fallimento da parte della Procura di Trento: l'iniziativa, come appreso da fonti sindacali, concede alla Leali Steel 15 giorni di tempo per presentare memorie difensive, fissando entro la fine del mese l'udienza di discussione delle stesse. 
 
L'azione del magistrato è giunta mentre l'azienda, ritornata in bonis, stava cercando di rendere praticabile un accordo di ristrutturazione del debito che rientrasse nelle casistiche dell'articolo 182 bis della legge fallimentare, ponendo alla base della proposta le offerte emerse nelle scorse settimane per gli asset della spa: quella di Acciaierie Venete (del valore di 44 milioni di euro) per i siti di Odolo e Borgo Valsugana (Tn), quella Ori Martin per il solo sito bresciano (41 milioni di euro) e quella di Mosteel (2,5 milioni di euro) per quello trentino. 
 
Non sarebbe da escludere ora che, alla luce dell'istanza presentata dalla Procura di Trento, anche i creditori possano aggiungerne altre per sollecitare l'arrivo dal capolinea della spa. «Siamo convinti che questo sia un passaggio naturale dovuto - ha commentato l'amministratore delegato di Leali Steel, Karsten Pronk, a Siderweb -; nel frattempo continuano le operazioni per la finalizzazione del piano di ristrutturazione dell'azienda, che include il riavvio di entrambi gli impianti di Borgo Valsugana e di Odolo».
 
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