Il Bagòss si sposa bene con il mirto
Fonduta di formaggio Bagòss con mirto sardo e scaglie di tartufo bresciano, casoncelli di Barbariga, manzo all’olio di Rovato accompagnato da polenta di Castegnato, tortino di cioccolato su salsa di vaniglia e arancio.

Fonduta di formaggio Bagòss con mirto sardo e scaglie di tartufo bresciano, casoncelli di Barbariga, manzo all’olio di Rovato accompagnato da polenta di Castegnato, tortino di cioccolato su salsa di vaniglia e arancio candito abbinato al San Martino della Battaglia liquoroso.

Tutti piatti a base di prodotti tipici bresciani preparati con fantasia dai ragazzi delle scuole alberghiere di tutta Italia che si sono distinte per gli abbinamenti innovativi durante la finale del Gran trofeo della ristorazione Italiana, concorso nazionale organizzato dall’Assessorato all'agricoltura della Provincia di Brescia in collaborazione con la Camera di Commercio.

Allievi sardi, valdostani, laziali, liguri hanno realizzato ricette tipiche diventate simbolo della brescianità come il manzo all’olio di Rovato. Particolari i fantasiosi abbinamenti proposti dai giovani cuochi della scuola di Tione di Trento, come il manzo all’olio di Rovato accompagnato dalla riedizione della antica polenta bresciana, la polenta di Castegnato. Un menù davvero degno di nota quello realizzato dai ragazzi del Trentino Alto Adige con un piatto dedicato al Lago di Garda, il flan di formaggella di Tremosine al tartufo scorzone della Valtenesi, e un dolce squisito con le delicate mele verdi di Leno in budino di pane accompagnate da crema alla lavanda. Non è stata da meno anche la Scuola di Como che ha elaborato un antipasto di tutto rispetto: una ricostruzione di mele in Franciacorta Brut e una mousse di caprino bresciano.

Per la sua capacità di evocare i profumi del miele, della frutta secca, dei canditi e di presentare equilibri e contrasti inaspettati tra gusti che si esaltano a vicenda, il San Martino della Battaglia liquoroso è stato abbinato ad una torta bresciana all’olio d'oliva del Lago d'Iseo. Un accompagnamento gradito proposto dalla scuola di Ferrara vincitrice del premio per il miglior dolce.

Un trionfo di sapori, prelibatezze e gusti ricercati ha valso alla scuola sarda di Tortolì un premio speciale per aver costruito il miglior menù. Un menù che si è distinto per gli abbinamenti tra piatti eccellenti e vini bresciani: un antipasto di animelle di vitello con purea di patate e cipolle, abbinate al Garda Classico Chiaretto, una fonduta di formaggio Bagòss il cui sapore aromatico ma non piccante si è sposato bene con mirto sardo e scaglie di tartufo bresciano, il tutto abbinato al Chiaretto.

Un classico, come il manzo all’olio è stato invece proposto in abbinamento ad un rosso morbido e mediamente strutturato come il Capriano del Colle rosso, particolarmente adatto alle carni rosse, ai secondi bresciani, ai formaggi e ai salumi nostrani, che ha saputo esaltare il gusto delle erbe e delle spezie utilizzate nel piatto. Per finire con un dolce speciale: un tortino di cioccolato su salsa di vaniglia e arancia candito, abbinato al San Martino della Battaglia liquoroso.

«Oltre ad avere rappresentato motivo di valorizzazione del territorio bresciano e dei suoi prodotti tipici, - spiega Sergio Grazioli che ha voluto l’evento - il concorso ha saputo soprattutto stimolare gli allievi che, pur provenendo da regioni con forti tradizioni culinarie, sono riusciti ad appassionarsi alla tipicità gastronomica bresciana e a creare abbinamenti particolari e fantasiosi capaci di esaltare i sapori genuini dei prodotti del nostro territorio».

Da Giornale di Brescia
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