Fra apparizioni e miracoli - 3
di Tatiana Mora

Spostiamo il nostro sguardo in altri due paesi della Valsabbia e vediamo come, anche lì, leggende e apparizioni abbiano caratterizzato la loro storia...

 
In un altro caso, stavolta accaduto ad Agnosine, la Madonna fece miracolosamente sgorgare da una roccia una fonte di acqua purissima, raccolta poi in un catino di pietra nera dove, ancora oggi, i fedeli si bagnano gli occhi per illuminare, oltre ad essi, la mente e il cuore.
Questo sorge accanto ad una chiesetta nota come Santuario della Madonna di Calchere, risalente al 1674.

Nel 1444 a Bagolino accadde che gli abitanti, stanchi dei soprusi dei signori di Lodrone, distruggessero il castello ritrovando, tra le macerie, l'icona della Madonna di San Luca che, si dice, sia stata dipinta dall'Evangelista stesso.

La tavola fu portata nella chiesa del paese da dove, miracolosamente, sparì per essere ritrovata nuovamente tra le macerie del castello.
Con una processione, la popolazione andò a riprenderla per collocarla in un'arca dorata appositamente costruita e dotarla di una ricca cornice argentea. 

Ogni cinque anni viene tolta dall'altare ed esposta alla pubblica devozione dei paesani.
 
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