Centro d'ascolto cercasi
di Ubaldo Vallini

Un luogo per accogliere ed ascoltare le donne vittima di violenza. E' la richiesta avanzata in occasione di un incontro fra donne (e non solo) avvenuto a Vobarno, indirizzata alle Amministrazioni comunali e agli Enti valsabbini


Un Centro d’ascolto per le donne vittime di violenza.
Lo chiedono a gran voce le donne valsabbine che venerdì scorso si sono ritrovate in teatro a Vobarno, invitate dal Coordinamento donne Spi-Cgil della Vallesabbia che ogni anno organizza eventi attorno alle giornata dell’8 marzo.

Donne che ora cercano un’amministrazione comunale valsabbina sensibile al tema, abbastanza da dedicarvi uno spazio di accoglienza che verrebbe gestito direttamente dalla Casa delle Donne di Brescia.

«Di solito ci troviamo fra di noi nella sede del sindacato, questa volta abbiamo deciso di “uscire” allo scoperto per affrontare in modo organico il tema della violenza sulle donne – ci dice Luisa Maggioni che fa parte del Coordinamento -. Temevamo di fare un buco nell’acqua, invece si siamo ritrovate col teatro pieno zeppo, segno che l’argomento è parecchio sentito anche qui da noi».

A Vobarno ne hanno parlato per un pomeriggio intero
con le operatrici della Casa delle Donne di Brescia: la psicologa Serena Grumi, l’avvocato Cristina Guatta e l’operatrice d’accoglienza Giovanna Fucina, quest’ultima è anche presidente dell’Auser di Roè Volciano.
Non sono mancati gustosi intermezzi con l’esibizione del coro “Le civette sul comò” e con la lettura di brani tratti dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte” da parte di Irene Carta.

«Abbiamo così scoperto come ciò temevamo è realtà: anche la Valle Sabbia è alle prese con la piaga della violenza sulle donne» aggiunge Luisa Maggioni.
Un’evidenza sostenuta dai dati, che a livello provinciale parlano di 650 donne che nel corso del 2016 si sono rivolte alla Centro antiviolenza della Casa delle Donne di Brescia, mentre nel 2010 la stessa struttura ne aveva accolte “solo” 165.
Di queste molte sarebbero anche le valsabbine.

Un incremento dovuto certamente anche ad una maggior consapevolezza
dei propri diritti da parte delle donne, che per altro è destinato ad aumentare sensibilmente: a rivolgersi al Centro sono infatti soprattutto le italiane, mentre la sensazione è che le donne straniere non se la passino meglio, ma semplicemente facciano più fatica a trovare l’occasione buona per raccontarsi.

Il Centro antiviolenza Casa delle Donne di Brescia
opera dal 1989 come associazione di volontariato Onlus.
Vi si rivolgono donne che abbiano subito molestie, stalking, maltrattamenti e violenze, ma anche se si trovano in momentanea difficoltà. Donne di ogni etnia, religione, cultura o estrazione sociale.

Alla Casa delle Donne, su appuntamento da prendere allo 030 2400636/ 2807198, nel caso di bisogno vengono garantiti ascolto ed accoglienza, c’è la possibilità di ottenere assistenza psicologica e se serve anche quella legale.

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