Inversione di tendenza
di Giancarlo Marchesi

Conti 2016 in ordine con incremento della raccolta complessiva e utile che supera il milione di euro, per la Rurale che ha 9 sportelli anche in Valle Sabbia. Positivi anche i segnali che arrivano dal comparto produttivo valligiano


«Dopo diversi anni segnati da una profonda regressione, ora i dati economici del territorio in cui operiamo fanno ben sperare».
È quanto hanno voluto sottolineare i vertici della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella in occasione della presentazione dei dati di bilancio relativi al 2016, che saranno portati sabato 20 maggio, giorno dell’assemblea ordinaria della banca cooperativa, all’approvazione degli oltre 7mila soci.

La Cassa trentina guidata da Davide Donati, ricordiamolo, conta su 22 sportelli, di cui 9 in Valle Sabbia, disseminati nella vasta area che spazia da Bagolino a Villanuova sul Clisi. 
Non a caso infatti tanto il presidente Andrea Armanini quanto il direttore Davide Donati hanno dichiarato che il prossimo 20 maggio la Cassa porterà all’attenzione dei soci un risultato che vede l’inversione del credito deteriorato e l’importante sviluppo degli indicatori di solidità patrimoniale, come il CET1 Ratio attestatosi al 13,39 %, con un implemento significativo rispetto all’anno 2015 (+16,53%).

Il presidente Andrea Armanini ha dichiarato che il bilancio 2016 riassume in positivo gli sforzi intrapresi dalla Cassa per diminuire la rischiosità del credito, aumentare il livello di copertura delle partite deteriorare e incrementare molti indicatori reddituali. 
La politica di attenzione verso i crediti ha portato a rettifiche i valore sui crediti stessi per 8,4 milioni di euro, con una significativa diminuzione rispetto ai 22,3 milioni del 2015. 

D’altro canto, la raccolta complessiva netta da clienti a fine 2016 ha toccato quota 961,9 milioni, con un incremento di 15,2 milioni rispetto all’esercizio precedente (+ 1,61%). In particolare si sono notevolmente sviluppate le forme di risparmio gestito, che hanno portato ad una crescita del 26,46%. 

Nel 2016 la Cassa si è confrontata con uno panorama economico-produttivo assai articolato: ad una sostanziale ripresa che ha interessato tanto il manifatturiero valsabbino quanto il settore turistico, si è contrapposta la  staticità del comparto agricolo.
Questo insieme di congiunture ha portato la Cassa a registrare un calo degli impieghi che hanno fatto registrare un calo del 4,9 %, dovuto all’attenta politica di contenimento dei rischi.

La Banca di credito cooperativo diretta da Davide Donati chiude il 2016 con un utile di 1.114.230 euro.

Il direttore -  a margine della conferenza stampa di presentazione del bilancio - ha accennato alle prospettive generali del credito cooperativo: Donati ha informato che gli organi della Cassa «hanno iniziato il percorso che porterà a deliberare l’adesione al Gruppo trentino denominato Credito cooperativo italiano. Tuttavia – ha aggiunto Donati –  per formalizzare la partecipazione del nostro istituto al Gruppo, vi sono alcuni dettagli che devono essere chiariti».
 

 
170330_rurale.jpg