Le carte in regola
di Emanuele Busi

Inizia oggi una collaborazione con Emanuele Busi, giovane studioso di Odolo che ha individuato, fra le peculiarità valsabbine, quelle che potrebbero entrare a far parte di un "ecomuseo di valle"

 
In un periodo storico come quello odierno, dove sempre più persone, soprattutto giovani, abbandonano le loro terre d’origine per spostarsi nelle grandi città o, ancor di più, all’estero, tentare qualche soluzione per valorizzare la nostra Valle non è solo nobile ma rischia di diventare necessario. 

È diverso tempo che sostengo come possibile soluzione il creare un Ecomuseo della Valle Sabbia.

Iniziamo quindi col dire cosa si intende con questo termine.
Il concetto di ecomuseo è nato in Francia all’inizio degli anni Settanta (non a caso un periodo in cui era forte la sensibilizzazione ambientale ed ecologica) in contrapposizione ai musei tradizionali.
L’ecomuseo diventava un qualcosa di diffuso, di aperto, che mettesse in simbiosi un dato territorio con la popolazione che lo abitasse.

Ora il termine è regolato, almeno in Italia, da leggi regionali, le quali rilasciano il “patentino” di Ecomuseo (e relativi finanziamenti) a quei territori che dimostrino di possedere particolarità dal punto di vista storico-artistico, ma anche folcloristico, paesaggistico, e quant’altro. Patrimonio non solo materiale, dunque, ma anche immateriale.

Un ecomuseo rimarrà tale se gli abitanti sapranno valorizzare e tutelare il patrimonio in questione; costruire dunque l’Ecomuseo della Valle Sabbia non sarà solo un modo per avvicinare i valsabbini alla propria terra e alle proprie tradizioni, ma potrà rivelarsi un volano per l’economia locale, andando ad incrementare il turismo e la nomea del territorio.

Il nostro punto di forza è sicuramente l’eterogeneità dei beni valsabbini, sia materiali che immateriali. Il mio scopo, in questi mesi, sarà quello di accompagnarvi in un viaggio virtuale che parte dal sud della Valle fino ad arrivare ai confini con il Trentino, toccando buona parte dei nostri Comuni e facendovi scoprire (o più probabilmente, riscoprire) le bellezze che essi possono offrire. 

Alla fine di questo viaggio, scommetto concorderete con me nel dire che la Valle Sabbia ha tutte le carte in regola per entrare nel novero degli ecomusei italiani e che i tempi sono maturi per realizzare questo progetto. 

Emanuele Busi
 
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