Con la partigiana Elsa
di Lucia Anni

A Barbaine di Pertica Alta, impegnati in una "due giorni" di memoria e di riflessione sui valori della Resistenza, gli scout Agesci hanno incontrato la testimonianza autentica di Elsa Pelizzari

 
Dieci giovani scout dell’Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) ascoltano la testimonianza di Elsa Pelizzari, la staffetta Gloria, e con lei si confrontano.
Elsa ci racconta di come, tanti anni fa, appena quattordicenne, scelse di intraprendere la strada pericolosa e difficile della Resistenza; si ricorda della fame, della paura e della guerra che le ha rubato la giovinezza e infine ci esorta a lottare per la libertà.
Alla domanda: “Si può fare ancora Resistenza oggi?” risponde sicura di sì, per esempio con un impegno costante e consapevole per la verità e per la giustizia.
 
La sera rielaboriamo gli stimoli ricevuti attraverso letture, canti e riflessioni; parliamo di libertà e ci impegniamo a non darla mai per scontata. Ci aiutano in questo i ricordi autobiografici di Miriam Mafai e la Preghiera del Ribelle conclude la serata.
 
La domenica mattina ci spostiamo verso la Chiesetta dei Morti di Barbaine e non possiamo non fermarci al Monumento ai Caduti.
Ad uno ad uno pronunciamo ad alta voce i nomi dei giovani della Brigata Perlasca, per non dimenticare e perché, dal loro sacrificio, si possa ripartire e ricostruire.
Dopo le testimonianze diventa infatti necessario passare all’azione: chiediamo allora ai nostri ragazzi di fare delle scelte politiche e di pensare ad un impegno concreto da portare avanti una volta tornati a casa.
 
“Ed ora tocca a me!”: noi li provochiamo e loro rispondono.
Qualcuno pensa alla prossima Assemblea di Istituto della sua scuola, durante la quale affrontare il tema della Resistenza e più in generale della Libertà, qualcun altro ad una lezione in classe sulle Fiamme Verdi, altri ancora sottolineano l’importanza dell’informazione critica e della partecipazione attiva.
 
Quando poi giunge il momento di salutare Barbaine e “i suoi monti ventosi”, la mente vola veloce alle parole di Pietro Calamandrei a proposito del luoghi dove è nata la nostra Costituzione e il pensiero va riconoscente a quei giovani “ribelli per amore” che ci hanno regalato la libertà.
 
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra Costituzione”.
 
Lucia Anni dal sito delle Fiamme Verdi bresciane

.in foto: ascoltando Elsa; Pietro e Alberto, responsabili del progetto Scout-FF.VV. 
 
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