Recupero Grignasco, parla il sindaco
di redazione

E' stato reso noto nei guiorni scorsi l’avvio del procedimento che dovrebbe portare alla possibilità per la Rialto Due di procedere al recupero dei volumi che compongono l’ex Lanificio di Bostone, a Villanuova 


 
Per il Sindaco Michele Zanardi, in questo caso, la prudenza costituisce elemento essenziale: «senza rappresentare ostacolo o rallentamento, ma fecondo tesoro di precedenti, irrealizzate, progettualità e di uno sguardo che mantenga al centro di ogni riflessione l’interesse pubblico».
 
«Accogliamo con favore la richiesta avanzata recentemente da parte di imprenditori che, peraltro, già in passato avevano mostrato di considerare le strutture che compongono l’ex lanificio quale perno per piani di riuso - dichiara in una nota il sindaco villanovese Michele Zanardi -. Dopo precedenti progetti, come la realizzazione di una sorta di parco divertimenti, ed il parziale utilizzo per aprirvi un mercato coperto, poi chiuso, una nuova attenzione va salutata con necessaria prudenza e consapevole concretezza». 
 
Ecco dunque che dall'amministarzione comunale arrivano precisi "paletti" da osservare:

- la stretta collaborazione con il Comune di Gavardo, sul cui territorio si adagia parte degli edifici interessati; 

- l’armonizzazione con il nostro Piano generale del territorio, per non stravolgere precise e condivise programmazioni. 

- un recupero che non rivoluzioni strutture e antiche vocazioni storiche.

«A questo proposito, a differenza di quanto annunciato su alcuni giornali, ribadisco come per la Municipalità di Villanuova sul Clisi prema il rispetto – architettonico e storico - di un luogo che ha incarnato la vicenda otto-novecentesca della intera comunità: essenziale quindi ridare vita ad un pezzo di storia villanovese che deve però avvenire in sintonia con l’eredità secolare che connota la nostra identità» dice Zanardi.

Che aggiunge: «Pur non escludendo il riuso in minima parte ad area commerciale, e proprio per rispondere a quanto detto, riteniamo che il sito debba mantenere in larga prevalenza la destinazione artigianale-industriale, così come del resto già prospettato dal nuovo progetto che destina circa il 70% delle aree a destinazione artigianale».
 
«Intendiamo inoltre mantenere se non potenziare le aree a destinazione verde, con la valorizzazione del fronte fiume Chiese di particolare pregio paesaggistico, e non consentire il consumo delle attuali aree non coperte che debbono restare tali.
Appaiono quindi del tutto premature e in parte inesatte le cifre diffuse relativamente a variazioni di destinazioni e di standard urbanistici, così come i calcoli riguardanti oneri d’urbanizzazione, o le realizzazioni accessorie per altre opere quali rotatorie o piste ciclabili».
 
«Tutte idee in libertà, legittimi progetti e vantaggi per la municipalità, che inevitabilmente saranno richiamati ad una limpida e trasparente negoziazione fra le parti».
 
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