8 marzo, lei & lui
di Faozia e Andrea

L'eco del Perlasca ha scelto di scrivere della "festa della donna" affidando l'incombenza a due giovani studenti, una "lei" ed un "lui", senza preventivo confronto. Siamo stati noi a metterli insieme in un unico articolo

 
Le origini della festa dell' 8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le brutte condizioni in cui erano state costrette a lavorare.

Lo sciopero continuò per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario della fabbrica, bloccò tutte le porte appiccando il fuoco, impedendo così alle operaie di uscire per salvarsi. 
Successivamente questa data venne proposta come giornata Internazionale della Donna, proprio in ricordo della tragedia. 

La festa della donna, è una tradizione che va avanti da generazioni e serve a celebrare i diritti e le libertà che le donne hanno.
Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata, nella quale il colore è significativo, poiché il giallo oltre ad esprimere vitalità, forza e gioia è il colore che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita, questa è diventato una metafora per ricordare le donne che si sono battute per i diritti. 
 
L’usanza più diffusa è quella di regalare alle donne fiori, come la Mimosa o fare piccoli regali. 
Questo è indispensabile perché lo scopo di questa giornata è quello di far sorridere le donne rendendole felici, anche con un semplice augurio.

Faozia Guebre
3ª A A.F.M.

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La giornata internazionale della donna ogni anno riapre la questione della parità dei sessi.

Io che sono un ragazzo e presto diventerò un uomo, penso che i valori e i sacrifici compiuti negli anni dalle donne non vadano ricordati solo per un giorno all’anno e non solo con una semplice mimosa, ma con gesti molto più importanti.
In Italia negli anni si è fatto molto per la parità dei diritti fra uomo e donna, ma siamo ancora molto indietro.

Il World Economic Forum di Ginevra da anni traccia rapporti riguardanti le cosiddette “quote rosa” e l’Italia si trova all’ultimo posto degli stati industrializzati, superata da paesi del terzo mondo come Tanzania e Botswana.

Inoltre il maltrattamento sulle donne e il femminicidio sono un fenomeno molto diffuso in Italia: circa 120 donne uccise solo nel 2016 e il valore cresce ogni anno.

Io penso che la donna sia un po’ come un fiore: va curato e deve essere semplicemente ammirato.
L’unica cosa che risolverebbe questi problemi è il rispetto che ogni uomo dovrebbe dare ogni giorno alla donna e cioè “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.

Andrea Nolli 2AL
 
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