Così bella da essere illegale
di Simone Tronci

Centinaia di artisti, spesso illegalmente, con le tecniche più disparate, esprimono la propria arte utilizzando paesaggi urbani come se fossero tele


Si tratta della Street Art, crea in chi vede tali opere uno strano sentimento tra l’incredulità verso la loro bellezza ed il disprezzo verso chi le dipinge su proprietà altrui.

Ognuno di questi artisti ha le proprie motivazioni personali, per praticare questa arte moderna.
Alcuni vi ricorrono come forma di critica o per rivendicare la possibilità di utilizzare creativamente le strade e le piazze.
Altri, più semplicemente, vedono le città come un posto in cui poter esporre un’opera, che non potrebbe essere messa in mostra in una galleria d’arte.

Inoltre, la collocazione di queste opere offre la possibilità di avere un pubblico vastissimo, spesso maggiore di quello di una tradizionale mostra artistica.

Banksy, un artista dal vero nome sconosciuto, cresciuto a Bristol, nei primi anni del 2000 ha estrapolato e diffuso più di chiunque il concetto di arte stradale, realizzando pezzi che documentano la povertà della condizione umana. 
Le sue opere, con un taglio ironico e satirico, trattano tematiche quali le assurdità della società occidentale, la manipolazione mediatica, l'omologazione, le atrocità della guerra ecc...

Banksy dice che “L'arte che guardiamo è fatta solo da pochi eletti. Un piccolo gruppo crea, promuove, acquista, mostra e decide il successo dell'Arte. Solo poche centinaia di persone nel mondo hanno realmente voce in capitolo. Quando vai in una galleria d'arte sei semplicemente un turista che guarda la bacheca dei trofei di un ristretto numero di milionari”.
 
Quello che riportiamo in fotografia è uno dei nove pezzi di Banksy dipinto sulla barriera di separazione israeliana.
I soggetti effigiati su questo muro sono per la maggior parte bambini che non vogliono essere imprigionati dalla barriera, e che tentano di aggirarla in volo aggrappati a dei palloncini, o di forarla con paletta e secchiello; se ciò non è possibile, si limitano a guardare i paradisi terrestri presenti al di là del muro attraverso degli squarci in esso.
 
Bisogna tenere conto che l'arte urbana non è da confondere con i graffiti.
I
nfatti, mentre questi ultimi sono incentrati solo sulle lettere, l'arte urbana trova come espressione soprattutto soggetti umani o animali accompagnati da slogan.
 
Simone Tronci
fumettista dell’Eco del Perlasca
 
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