La memoria... della memoria
di red.

Quest'anno, in occasione della commemorazione dei 10 partigiani uccisi a Cesane di Provaglio Valsabbia, anche il recupero di una ricerca scolastica compiuta trent'anni fa. Con la maestra martina, oggi come allora

 
Un appuntamento molto sentito e partecipato, quello che si celebra all'inizio di marzo a Cesane di Provaglio Valsabbia, in memoria dell'eccidio perpetrato dagli squadroni fascisti che torturarono e uccisero 10 giovani partigiani della 7^ Brigata Matteotti.

Il programma prevede il raduno a Cesane ale 10, la silata con la banda di Barghe, l'alzabandiera e la deposizione delle corone alle 10:30 ed il saluto delle autorità: il sindaco di Provaglio Valsabbia Marco Venturini, il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini.

La commemorazione ufficiale quest'anno sarà tenuta da Guerino Dalola, vicepresidente provinciale Anpi.
Sara presenti Giulio Ghidotti, Presidente A.N.P.I. Provinciale, Alvaro Peli, Coordinatore Provinciale delle “ Fiamme Verdi” e Gian Antonio Girelli, Coordinatore Fiamme Verdi della Valsabbia

Alle 11 la messa al campo

Nelle scorse settimane, con la "storica" maestra Martina da tempo in pensione e l'aiuto dei genitori, un folto gruppo di bambini, nei locali dell'oratorio ha ridato vita a quattro grandi cartelloni, custoditi per oltre 30 anni nella chiesetta sul Monte Besume.
Raffigurano una grande ricerca, curata a quel tempo dalla stessa maestra Martina, sulla Resistenza e sulla Seconda guerra mondiale in generale.

Una "vera" ricerca, fatta quando non c'era internet, con disegni, articoli, interviste alle persone del luogo, analisi di testi e documentazione.
Affronta le tematiche della guerra e della resistenza, ma analizza anche cosa è stato il fascismo, parla di lager e deportazioni.

Per due domeniche alcuni dei ragazzi di allora, insieme ai bambini di oggi, hanno ridato nuova vita a questi grandi manifesti che verranno esposti domenica 5 marzo presso i locali dell'oratorio.
La maestra Martina ha pure tenuto una lezione di storia ai bambini, per far comprendere loro quale fosse il senso del lavoro che si accingevano a compiere.
La mostra sarà completata da altra documentazione: libri e manifesti recuperati in seguito.
E' come se fosse la memoria... della memoria, insomma.

Può sembrare forse un po' azzardata la contemporanea esposizione di reperti bellici della Prima guerra mondiale di cui ricorre il centenario, presi dalla straordinaria collezione di Carlo Zani.
E' anche questo un modo di ricordare, oltre ai caduti per la Libertà, anche quei valorosi che un secolo fa, su queste stesse montagne hanno dato la vita per la causa dell'Italia.
 
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