Fondazione I.R.Falck: punto a capo col cda
di Val.

La dimissione di tre membri su cinque ha fatto scattare il decadimento dell'intero cda della Fondazione vobarnese. Protno il bando per rimetterlo in piedi, fra 15 giorni 


“Consiglio di amministrazione cercasi, le candidature devono pervenire entro le 12 del prossimo 17 marzo in municipio” questo nella sostanza dice un ben più articolato bando firmato giusto ieri dal sindaco vobarnese Beppe Lancini.

A restare orfana del proprio organo guida, nei giorni precedenti, è stata la Fondazione Irene Rubini Falck, la storica Onlus che a Vobarno si occupa di circa 120 anziani e di una ventina di utenti in dismissione ospedaliera.

Le defezioni erano cominciate poco meno di un mese fa quando, ad abbandonare il campo, adducendo motivi di salute, era stato il presidente Beppe Valdini.

Il sindaco, chiamato dallo statuto dell’ente a nominarne il cda, era giusto pronto a sostituirlo quando a dare le dimissioni ci hanno pensato la vicepresidente Mirelia Labellottini ed il consigliere Mauro Bacinelli: problemi legati alla loro attività professionale, sembra, che potrebbe essere incompatibile col ruolo svolto all’interno della Onlus.
Questa almeno la versione semiufficiale.

Rimasti due soli elementi in carica su cinque
, il Cda è dunque decaduto.
«Ne ho già parlato anche con le forze di minoranza – ha detto il sindaco Lancini -, è l’occasione buona per inserire nel consiglio di amministrazione anche una loro rappresentanza».

Quella che era una consuetudine, cioè il governo bipartisan della residenza per anziani, dovrebbe quindi tornare ad essere tale, chissà che sia proprio questo a garantirne la longevità.

Va detto: non si tratta di “poltrone” remunerative: l’appannaggio prevede un gettone di presenza pari a 30 euro.
Il bando accetta candidature fino al 17 marzo, poi il sindaco nominerà i consiglieri, che al loro interno designeranno le varie cariche.


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