Lo Sprar divide i sindaci valsabbini
di Ubaldo Vallini

Questo mercoledì, per la prima volta, i sindaci valsabbini si sono riuniti nella Casa della Valle per parlare di accoglienza dei richiedenti asilo. Con loro il prefetto. VIDEO


«Mi auguro che gli amministratori valsabbini, abituati ad affrontare e a vincere insieme le sfide, riescano a farlo anche in questo caso».
Così il prefetto di Brescia, Valerio Valenti, al termine dell’incontro con gli amministratori valsabbini che ha avuto luogo ieri sera a Nozza, nella Casa della Valle.

Sul tavolo la proposta avanzata dalla Prefettura di realizzare uno Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), per andare oltre l’accoglienza dei Cas gestiti dai privati, che stanno generando numerosi problemi anche fra gli impluvi del Chiese.
La previsione della Prefettura è di riuscire in questo modo a gestire in Valle Sabbia 227 richiedenti asilo.

Ogni Comune verrebbe chiamato a fare la sua parte nel gestire microprogetti di accoglienza, coinvolgendo le forze del territorio ed il tessuto sociale, di qualità e con fondi garantiti dal Ministero degli Interni, che potrebbero andare ben oltre i 35 euro a persona previsti per i Cas.

Un’opportunità, insomma,  sentire le municipalità che hanno già aderito a questo tipo di progetto.
Pronti ad accogliere la proposta, pur con qualche distinguo, si sono dimostrati i comuni di Vobarno, Anfo, Villanuova, Treviso Bresciano, Serle, Barghe, Roè Vociano e Mura.
Altri non si sono espressi, ma hanno ascoltato con attenzione la proposta e le risposte agli interrogativi che venivano posti.

L’idea che la Valle Sabbia possa riuscire
a dimostrare la sua tipica capacità di fare sintesi delle differenze, dando il via ad un progetto Sprar comunitario, in questo caso sembrerebbe però poco attuabile.

Prima di tutto per l’assenza alla riunione di ieri dei Comuni governati da un sindaco leghista: Agnosine, Gavardo, Vallio Terme e Vestone, in aperto contrasto con questa scelta.

Poi per la presa di posizione di Giovanmaria Flocchini, che come sindaco ha condiviso la linea leghista ed era presente ieri solo nel ruolo di presidente della Comunità montana: «Rispetto le diverse posizioni dei miei colleghi – ha detto -, tuttavia ritengo assai improbabile che su questo tema possano essere appianate le divergenze. Certo non sarà questo presidente a firmare un progetto Sprar di valle».

VallesabbianewsTV

 


 
 
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