Riflessioni sul fine vita
di c.f.

Prende il via questo martedì sera “Percorsi di vita”, una nuova serie di tre incontri promossi a Villanuova sul Clisi dall’associazione "La rosa e la spina" dedicati al tema del fine vita. Ospite della prima serata Beppino Englaro



Tre serate di riflessione sul fine vita. È quanto propone del gruppo "Arimortis" dell’associazione culturale “La rosa e la spina” a Villanuova sul Clisi,  con la rassegna “Percorsi di vita”, a partire da questo martedì 21 febbraio, alle 20.30, presso la sala consiliare del municipio, con la presenza di autorevoli relatori che dialogheranno con il pubblico.

Tema del primo incontro di martedì 21 è “Testamento biologico e autodeterminazione”, con ospiti Beppino Englaro, padre di Eluana, diventato famoso per aver chiesto alla legge che sua figlia venisse lasciata morire, nel rispetto della volontà da lei stessa espressa, e Gisella Bottoli, di "Libertà e Giustizia" Brescia.

Martedì 28  verrà proposta la proiezione del film: "Departures", di Yojiro Takita, mentre martedì 7 marzo ci sarà una tavola rotonda intitolata “Dialogando sulla morte”, con la partecipazione di esponenti della religione Cristiana, Buddhista, Islamica e Induista. Interverranno: Francesca Bernacchia, docente di scuola superiore; Lama Luigi, del Centro Buddhista di Brescia "Karma Tegsum Ciò Ling"; Ahmed El Balazi, imam della comunità islamica di Vobarno; Lorenza Ferraguti, PhD. in Indovedic Psycology, studiosa della cultura indiana.

“Arimortis”, gruppo dell’Associazione  culturale “La rosa e la spina”, nasce dall’esigenza di alcune donne di condividere le proprie riflessioni su un argomento spesso eluso e considerato, il più delle volte, “tabù”: la morte.

«Nella nostra società – spiegano – non c’è più spazio per la malattia, la vecchiaia e men che meno per la morte, aspetti della vita che comunque ogni giorno ci accompagnano. Da qui la necessità di parlarne, di confrontarci, di capirne qualcosa di più e magari anche - perché no - di acquisire più consapevolezza e capacità di saperla accogliere degnamente. “Arimortis” è la parola usata dai bambini per prendersi una pausa nel gioco, così da ricominciare con rinnovata energia. Per noi una pausa per riflettere, per uscire dal personale e porci domande…»

In foto Beppino Englaro

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