Livelli del lago: escursione a 1,30
di Val.

Escursione del lago contenuta durante la realizzazione delle opere di regolazione. Nulla osta perchè così possa essere anche a lavori terminati. VIDEO

 
«Abbiamo stabilito che per il periodo necessario alla realizzazione delle nuove opere di regolazione del lago d’Idro l’escursione dei livelli rimanga contenuta in un metro e trenta centimetri, ovvero da 367,20 e 368,50 metri sul livello del mare.
Un accordo che potrà benissimo essere rinegoziato al termine dei lavori e nulla impedisce che possa rimanere tale.
Questo, beninteso, senza che Regione Lombardia abbia chiesto al Comune di Idro né di condividere formalmente l’accordo di collaborazione per la realizzazione delle opere - che tra l’altro va proprio nella direzione auspicata dal Comune stesso di confermare l’escursione massima del lago in metri 1,30 – né di soprassedere rispetto ad ogni azione in essere».

Con queste parole, riferendosi ad un’intesa siglata ieri mattina a Tione fra Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Provincia autonoma di Trento, il sottosegretario di Regione Lombardia con deleghe alla Politica per la Montagna e Programmazione negoziata Ugo Parolo, ha voluto porre fine alle polemiche e a quelle che sono state considerate “dicerie” in merito agli accordi sul lago.

In particolare il riferimento era a quelle voci insistenti che parlavano di una sorta di “ricatto” da parte della Regione Lombardia nei confronti del sindaco di Idro, Giuseppe Nabaffa, che sarebbe stato costretto ad accettare un’escursione dell’Eridio per metri 3,25 in cambio del nuovo ingresso al paese.

A far la voce grossa in questo senso, nelle scorse settimane e con il sostegno dei 5Stelle trentini che su questi argomenti avevano anche “interrogato” la Provincia Autonoma, erano stati gli Amici della Terra valsabbini guidati da Gianluca Bordiga.

Per quattro anni ancora, insomma, ammesso che entro tale data i lavori per la realizzazione di nuove opere di regolazione siano conclusi, l’escursione del lago sarà contenuta entro il metro e 30, come avviene già da 10 anni, pur garantendo i volumi d’acqua necessari per irrigare i campi della Bassa.
Con questi precedenti, sarà ben difficile tornare a regolazioni anacronistiche come quelle che registravano escursioni che superavano i tre metri.

La novità è emersa ieri a Nozza, quando Ugo Parolo si è presentato negli uffici della Comunità montana per sottoscrivere, insieme a Giampiero Bressanelli per la Provincia di Brescia, Giovanmaria Flocchini e Davide Pace per le Comunità montane di Valle Sabbia ed Alto Garda ed i sindaci di Idro e Bagolino, il documento che stabilisce come verranno distribuiti sul territorio 46 milioni e 395 mila euro dei “fondi di confine”. 

Una minima escursione del lago d’Idro
è possibile in quanto la Provincia Autonoma di Trento ha accettato di rilasciare l’acqua necessaria nel periodo estivo dai bacini montani di Bissina e Boazzo, anche se per ragioni economiche (produzione di energia elettrica) avrebbe preferito farlo in altri periodi dell’anno.

La partita “livelli del lago”, soprattutto in prospettiva futura, passerà anche per l’individuazione del soggetto regolatore.
Questo sarà individuato da Regione Lombardia, come prevede la legge, ma l’accordo politico è che lo potrà fare solo “in accordo col Trentino”, come garanzia degli interessi rivieraschi.
 
.in foto: tutti gli "attori" interessati ai fondi per i comuni di confine, in teleconferenza l'on. De Menech ed il presidente della Provincia Mottinelli.

VallesabbianewsTv
 


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