Cyberbullismo, confronto costruttivo
di Val.

Ha avuto luogo ad Agnosine un incontro fra duecento alunni delle Medie della Conca d'Oro e gli esperti della Procura, sui rischi da internet. Nel mirino cyberbullismo, pedofilia, prostituzione minorile. Prossimamente coi genitori

 
«Quando entrate in chat non usate solo le dita, insomma, metteteci anche la testa».
Si è chiusa con uno slogan, dopo quasi tre ore durante le quali i ragazzi hanno mostrato un grande interesse per gli argomenti trattati, la mattinata che ieri Agnosine ha dedicato al cyberbullismo e non solo a quello.

Presenti sul palco anche il sindaco Giorgio Bontempi, il dirigente scolastico Andus Aristo ed il parroco don Pietro Chiappa, gli interventi sono stati moderati dalla direttrice del Giornale di Brescia, Nunzia Vallini.

I due esperti e consulenti della Procura della Repubblica di Brescia, Fulvio Guatta e Cesare Marini, si sono alternati al microfono spiegando a duecento ragazzi delle Medie provenienti da Agnosine, Bione Odolo e Preseglie, quali sono i pericoli che si possono incontrare sul web.

Tema principe il bullismo, che quando viene perpetrato in rete è ancora più subdolo perché invisibile ai più, tranne che per la vittima, che anzi ha poco scampo e può essere bombardata di messaggi negativi persino di notte.
Sono valsi, ad attirare l’attenzione dei ragazzini, l’utilizzo di slide e di video, ma soprattutto alcuni esempi concreti di come semplici messaggi amplificati dalla rete possano portare a delle vere e proprie tragedie.

Una lezione-dialogo che ha registrato numerosi interventi anche da parte dei ragazzi, interessati a capire come dallo smartphone, dal pc e persino dalla consolle del videogioco, possano apparire dei mostri.

Lo dimostrano i casi di adescamento dei minori, più frequenti di quanto non si pensi, coi cyberpedofili che seguono delle fasi ben precise per raggiungere il loro scopo.

Per ultima una puntata sulla prostituzione minorile: «Pensate sempre alle possibili conseguenze, quando postate delle informazioni o delle foto sui social: dal web non si può cancellare nulla e ciò che credete di condividere con un amico in realtà è alla portata di tutti».

Sempre ad Agnosine, in una data da fissare a marzo, una serata su queste tematiche scottanti sarà dedicata ai genitori, perché sappiano cosa può succedere ai loro figli, non nel parco di notte, ma mentre sono in cameretta a fare i compiti.

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