Le sorgenti ritrovate
di Cesare Fumana

Sarà presentato questo venerdì 3 febbraio a Vallio Terme il progetto di ripristino delle sorgenti storiche realizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Ecomuseo del Botticino e un gruppo di volontari


Vallio Terme, paese delle acque. Non solo per le sue Terme, ma per le tante sorgenti sparse per tutto il territorio. Sono infatti ben 28 quelle censite e catalogate grazie a un progetto lanciato da un gruppo di volontari, accolto e sostenuto con favore dall’amministrazione comunale che, attraverso l’Ecomuseo del Botticino, è riuscita anche a partecipare a un bando regionale, a cui hanno aderito anche altri comuni del comprensorio, per finanziare la cartellonistica.

“Il progetto, nato lo scorso anno – spiega il sindaco Floriano Massardi – ha il duplice scopo di fornire elementi scientifico-naturalistici per lo studio comparato delle sorgenti e di configurarsi come un intervento a tutela del territorio, che ne promuove l'utilizzo da parte di tutti, specialmente degli sportivi e dei turisti”.

L’iniziativa è stata pensata per recuperare anche i vecchi “fontanì”, dove la popolazione attingeva l’acqua quando non esistevano ancora gli acquedotti, oppure dove la gente poteva bere o portare gli animali al pascolo ad abbeverarsi.

C’è naturalmente il punto dove nasce il Vrenda, il torrente che solca l’intera valle, e tutti gli altri con i singolari toponimi dialettali delle località: Malpas, Nosét, Cüna, Pülpet, Löana, Madunina, Navégn, Santa Polonia, Sanù, Sénestre, Porgiane, Tésa, Madona, Seterù, Rie, Orgiöl, Sapèl, Casadur, Pusa, Gnere, Costesere, Pöstömane, Bröschine, Paröla, Soernìc, Corna, Sunvìc.

I volontari hanno censito le fonti, selezionandone 28 (ma ce ne sono molto di più); hanno proceduto a rilevarne le coordinate GPS, ripristinato ove necessario e rendendo percorribili i sentieri d’accesso, nella speranza che gli abitanti desiderino ripercorrere gli antichi tracciati, recuperati e ben segnalati. Gli stessi si occuperanno nelle prossime settimane della posa della segnaletica in prossimità delle sorgenti.

Per ognuna è stato realizzato un tabellone segnaletico che riporta il toponimo, anche in dialetto, la localizzazione della sorgente sulla mappa, l’altimetria, la temperatura e il PH dell’acqua, una descrizione scientifica del sito, con la sua vegetazione, le sue caratteristiche geomorfologiche e alcune fotografie (di cui una ravvicinata della sorgente).

Per conoscere nel dettaglio
i risultati del lavoro svolto e vedere i 28 tabelloni segnaletici, l’amministrazione comunale ha organizzato una serata di presentazione, fissata per venerdì 3 febbraio alle 20.30 presso la sala consiliare del municipio.
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