Sbanda, sbatte e finisce nel fosso
di Val.

Tanta paura lungo la 237 del Caffaro, in territorio di Barghe, a causa di un incidente che ha coinvolto due auto. Fra i feriti una donna in stato di gravidanza


«L'ho visto sbandare sulla sua destra e colpire il guard-rail, poi puntare dritto verso di noi. Ci ha presi nello spigolo sinistro e poi è sfilato via. Se avessi frenato ci avrebbe colpiti in pieno, frontalmente, e sarebbe andata molto peggio per tutti quanti» questa la prima, sommaria testimonianza rilasciata dal conducente di una Jeep Renegade che ieri sera, poco prima delle 21, stava scendendo lungo la 237 del Caffaro in direzione della città, dove abitano lui e le tre persone che trasportava.

A perdere il controllo della piccola Hyundai che saliva dalla parte opposta,
un centinaio di metri dopo la fine della tangenziale, in località "Due Stradoni" in territorio comunale di Barghe, un 54 enne di Bottiicino, che dopo aver sbattuto a ripetizione è finito nella scarpata sulla sua destra.
I primi ad accorrere, al buio, avevano temuto che fosse rimasto incastrato fra le lamiere della sua auto e l'allarme è scattato con codice rosso.

Sul posto, oltre alla Stradale di Desenzano per i rilievi, sono così intervenute le ambulanze da Odolo e da Vestone, l'infermierizzata, i vigili del fuoco da Vestone e da Salò che hanno illuminato la zona a giorno con le loro fotocellule. 

Per fortuna l'uomo non avrebbe riportato feirte particolarmente gravi ed è stato ricoverato all'ospedale di Gavardo con codice giallo.
Con lui al Pronto soccorso anche una donna di 36 anni, passeggera sulla Renegade ed in stato di gravidanza, che ha accusato un malore ed è stata ricoverata per i controlli del caso.

Questa volta fra le cause dell'incidente, al contrario di quello che succede spesso su quel tratto di strada, non ci sarebbe l'asfalto ghiacciato.
Sono in corso piuttosto degli accertamenti per verificare lo stato psicofisico del conducente dell'utilitaria.

Tutto sommato limitati i disagi per il traffico, regolato a senso unico alternato per il tempo dei soccorsi, dei rilievi e dello sgombero dei veicoli: gli automobilisti hanno dovuto sopportare al massimo una decina di minuti in coda.

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