Urgente l'emodinamica a Gavardo
di Ubaldo Vallini

A Milano in udienza alla commissione Sanità gli amministratori valsabbini e gardesani: sul tavolo la rete delle strutture sanitarie ed in particolare il reparto di emodinamica atteso a Gavardo

 
«La complessità orografica, le distanze e la viabilità dei territori di Valle Sabbia e dell’Alto Garda, rendono indispensabile e non più differibile l’apertura del reparto di emodinamica a Gavardo. Oggi stesso solleciterò l’assessorato regionale alla Salute affinchè presti la massima attenzione alle richieste che ci arrivano dal territorio».

E’ quanto ha affermato ieri Fabio Rolfi, presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, al termine dell’incontro avuto con una delegazione valsabbina e gardesana della quale facevano parte i presidenti delle Comunità montane di Valle Sabbia e dell’Alto Garda, oltre ai sindaci o rappresentanti dei Comuni di Pertica Alta, Treviso Bresciano, Capovalle, Lavenone, Vobarno, Villanuova e Gavardo.

Con loro anche il direttore generale dell’Asst del Garda Peter Assembergs ed il primario della Cardiologia gavardese Gian Franco Pasini, reparto che la termodinamica l’aspetta da tempo.

«Abbiamo chiesto questo incontro per illustrare le problematiche della sanità che si riscontrano nei territori disagiati che sono bacino d’utenza dell’ospedale di Gavardo – ci ha detto il presidente comunitario valsabbino Giovan Maria Flocchini -. Ci sono i servizi decentrati che vanno mantenuti e possibilmente migliorati, penso soprattutto ai poliambulatori di Vestone e di Gargnano, ma è necessario anche garantire un futuro all’ospedale di riferimento e l’emodinamica è certo uno dei tasselli fondamentali».

In caso di emergenze cardiologiche, infatti, attualmente i pazienti devono essere trasportati nelle strutture sanitarie del capoluogo e non è possibile garantire loro l’assistenza immediata necessaria nella struttura ospedaliera di Gavardo.
Un procedimento che è causa di gravi rischi per i pazienti stessi, anche a causa del traffico intenso durante il tragitto, che si riscontra puntualmente soprattutto lungo la 45 Bis.

Non per nulla
i territori della Valle Sabbia e dell’Alto Garda, come hanno evidenziato gli amministratori pubblici durante l’audizione in Commissione, sono classificati per il 90% “zona altimetrica 1” cioè altamente disagiato in relazione alle vie di comunicazione ed alla carenza di infrastrutture.

E questo vale per circa 140 mila utenti, che nel periodo estivo aumentano anche sensibilmente, ai quali si stanno aggiungendo anche quelli della Valle del Chiese, di parte trentina, col progressivo ridimensionamento dell’ospedale di Tione.

«Se necessario, siamo disponibili a farci carico anche di alcuni investimenti, l’importante è che la Regione faccia la sua parte – ha aggiunto Flocchini, soddisfatto per il riscontro ottenuto.
A far parte della commissione Sanità in Regione, oltre a Fabio Rolfi che ne è il presidente, ci sono anche i bresciani Michele Busi, Alberto Cavalli e Gianantonio Girelli.

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