Un aiuto concreto
di Davide Vedovelli

Sovversivi del Gusto, Asilo Notturno di Brescia, passione e volontariato: una rete pro-terremoto che parte dalla Valle Sabbia per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma in centro Italia


Oggi vi racconta una bella storia, che complice la passione per il buon cibo, l'attaccamento al territorio e alle tradizioni culinarie locali, parte dalla Valle Sabbia, e più precisamente da Adriano Liloni, gestore del ristorante Pegaso e promotore di tantissime iniziative benefiche, e arriva a Cascia, una delle frazioni colpite duramente dal sisma di dell''autunno scorso in centro Italia.

L'ingrediente che accomuna questo gruppo di persone che ho avuto la fortuna di conoscere sabato pomeriggio è la passione e la concretezza. Passione per il buon cibo e per una produzione sostenibile e attenta all'ambiente, passione e attenzione ai piccoli produttori locali e attenzione a chi ha bisogno di una mano.

Questo gruppo di persone, formatosi grazie all'energia incontenibile di Adriano, energia alla quale è impossibile restare indifferenti, si è attivato subito dopo il sisma che ha colpito il centro Italia ed è partito per dare un aiuto concreto ed immediato alla popolazione. Senza perdere troppo tempo si sono dati da fare cogliendo l'esigenza e l'urgenza espressa dalla popolazione colpita dal sisma.

Scambio qualche parola con Andrea, volontario di Capriano del Colle e venuto in contatto con i Sovversivi del Gusto nel 2001. Grazie alla collaborazione con L'Asilo Notturno di Brescia e alla rete creatasi hanno iniziato subito a raccogliere fondi per terremotati, poi hanno raccolto vestiti, provviste alimentari grazie al contributo di tutti i produttori locali e alcune stufe e Roulotte.

Utilizzando gratuitamente il loro tempo e le proprie ferie sono partiti per un primo viaggio ad iniziano novembre e la loro attività si è concentrata su una piccola frazione, Cascia, che rispetto ad altri luoghi è stata meno sotto i riflettori e più abbandonata rispetto ad altri luoghi.
Una volta entrati in contatto con la popolazione, la protezione civile e dopo essersi resi conto di persona delle esigenze e della drammaticità della situazione hanno organizzato in men che non si dica un secondo viaggio, verso metà novembre con un camion di vestiti. Un terzo viaggio è stato poi effettuato invece a fine novembre.

La desolazione, la tristezza e lo sconforto della gente sono state le prime immagini che hanno colpito ed impressionato questo gruppo di volontari e che li ha portati a dare vita ad un impegno continuativo e costante nel tempo.
Il rischio – racconta  Andrea – è che dopo i primi giorni di entusiasmo e attenzione, i riflettori si spengano e la popolazione venga abbandonata a se stessa.

Quest'attività è possibile grazie anche al coinvolgimento dell'Asilo Notturno di Brescia e dell'iniziativa “Cascia nel cuore” ad opera del Fate Bene Fratelli. Uno tra gli obiettivi che si sono dati e che porteranno a compimento entro fine febbraio è la ricostruzione di una stalla di 200 mq di un allevatore. La pioggia e il freddo ha messo a rischio tutti gli animali presenti in questa stalla, unica fonte di sopravvivenza per questa famiglia e le mucche non possono però attendere i tempi della burocrazia...c'era bisogno di un aiuto subito e concreto.
A tal proposito è diventata fondamentale l'esperienza di Massimo Postini, direttore dell'Asilo Notturno di Brescia, che da alloggio a 350 senzatetto o persone in seria difficoltà.

Scambiando qualche parola con lui mi colpisce la sua capacità di arrivare velocemente al nocciolo del problema e di identificare la strada più breve per risolverlo nel minor tempo possibile.

Tutte queste persone che ho avuto la fortuna di incontrare sono “gente del fare”, persone che non delegano, che non dicono “ci penserà qualcun altro” ma che in prima persona, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie energie danno un aiuto concreto. Ad inizio febbraio torneranno a Cascia portando due roulotte e altri beni di prima necessità e cominceranno i lavori per la ricostruzione della stalla.

Racconteremo dalle pagine di Vallesabbianews tutto l'evolversi della situazione, orgogliosi di avere sul territorio persone come loro. Tutti possiamo dare una mano concreta e chiunque volesse può contattare Adriano Liloni (gestore del Ristorante Pegaso a Soprazocco) per capire di cosa c'è bisogno. È stato anche realizzato un documentario che spero di potervi su queste pagine.
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