Bione: voglia di teatrino
di Val.

Volontariato, appositi bandi di concorso, sensibilizzazione ed iniziative culturali. Ecco come un apposito Comitato costituitosi nei giorni scorsi ha lanciato la sfida per far rivivere il Teatro di Bione.  Qui la lettera pubblicata nei giorni scorsi


Il vecchio teatro della Pieve. Si tratta di una struttura parrocchiale che ha avuto un ruolo fondamentale, nella seconda metà del secolo scorso, per la crescita culturale del centro valsabbino: proiezioni e concerti, riunioni a tema e premiazioni, soprattutto teatro per intere generazioni di commedianti bionesi.

Così fino agli anni Novanta, quando per esigenze logistiche e normative, oltre che per i mutati costumi culturali, quel grande spazio incastrato nel centro storico è diventato un muto magazzino.

Altri tempi.
Ora, la forte spinta al recupero delle identità, che si è già portata dietro anche la costituzione di una nuova compagnia teatrale, potrebbe ridargli vita.
Davide e Fabio si sono fatti interpreti di queste esigenze, hanno coinvolto gli amici nonché tecnici Lorenzo e Daniele - che hanno già predisposto alcuni progetti di massima - e il parroco don Aurelio Cirelli, che ci sta purchè la parrocchia non abbia ad indebitarsi ulteriormente rispetto a quanto già ha fatto per gestire il dopo terremoto.

Insieme, svoltato l’anno nuovo, hanno dato vita ad un Comitato che ora conta una quindicina di iscritti e che per la fine di gennaio ha già predisposto una “tre giorni” dal titolo “Un Secondo tempo per il teatro di Bione”.

Sabato 21 lo “svuotateatro”, cioè la pulizia della platea che si concluderà con tè e vin brulè per tutti; domenica 22 alle 20 presso l’oratorio di Bione toccherà a “Suggestioni cinematografiche”, con la proiezione di “Nuovo Cinema Paradiso” ed un momento di confronto con gli organizzatori.

Per lunedì 23 è attesa invece una riunione del Comitato aperta a tutta la popolazione, per accogliere altre idee e valutare la fattibilità di quelle che già ci sono.
I progetti preliminari fin qui realizzati, che attendono una prima valutazione statica della struttura, indicano la possibilità di ospitare dai 60 ai 120 posti a sedere, con un palco e i servizi.

Uno spazio di questo tipo, a Bione, proprio non c’è. 

.in foto: il palco; don Aurelio; il vetusto proiettore; la prima fase di progettazione.
 
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