Presi al terzo colpo
di Salvo Mabini

Sono ancora a piede libero in attesa di processo i tre che ad agosto di quest'anno, utilizzando la tecnica della "marmotta", hanno provato a far saltare tre cassaforti valsabbine. Ad inguaiarli è stata l'ultimo tentativo


Tanto va la gatta al lardo... Spregiudicati quanto sfortunati i tre ladri che, ad agosto di quest'anno, sono finiti nella rete tesa dai carabinieri dopo aver provato inutilmente ed in tre occasioni a riempirsi le tasche coi soldi degli altri.

Il primo tentativo al bancomat della filiale di Roè Volciano del Banco di Brescia, il 12 agosto.
Un secondo poco dopo Ferragosto, sempre ai danni di un bancomat a Muscoline, quello della Banca del Territorio Lombardo.
La terza volta non sono riusciti nemmeno a farla franca, prendendosela la notte del 26 agosto con la cassa automatica di un distributore di benzina, ancora a Roè Volciano.

In quest'ultima occasione, infatti, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Salò e saputo dal gestore del distributore che il botto e l'allarme erano di pochi minuti prima del loro arrivo, hanno setacciato la zona riuscendo a prendendoli tutti tre: due italiani ed uno straniero, residenti a Roè, Puegnago e Salò.

In auto avevano ancora le bombole di acetilene e di ossigeno necessarie per confezionare la terribile "mamotta", il sistema esplosivo in grado, almeno teoricamente, di scadinare i bancomat.
A casa i militari hanno rinvenuto il resto: 4/5 chilogrammi di polvere da sparo ancora da utilizzare.

I telefoni cellulari poi, hanno permesso agli inquirenti di ricostruire financo le fasi di preparazione dei colpi e le telecamente a circuito chiuso della zona hanno fatto il resto, inchiodando i tre alle loro responsabilità.
Peccato non più in flagranza di reato.

Così per tutti quanti, in luogo dell'arresto, è scattata la denuncia per furto aggravato in concorso e continuato.
Ed è di questo reato che i tre dovranno rispondere, non appena in tribunale troveranno il tempo di fare loro un bel processo.
Nel frattempo, attendono a piede libero.

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