Andrea Pirlo, diploma nonostante tutto
di Andrea Nolli e Nicolň Badinelli

A scuola iniziata è venuto a trovarci Andrea e ci ha rilasciato un'intervista sulla sua particolare esperienza di vita


Andrea Pirlo è un ragazzo di Idro che ha frequentato l’alberghiero al Perlasca e a causa di una malattia ha dovuto concludere gli studi in ospedale, dove per il suo impegno straordinario è stato premiato con una borsa di studio.

Andrea era sottoposto a cure che mettevano a dura prova il suo corpo e quindi creavano difficoltĂ  dal punto di vista scolastico.
La scuola in ospedale consisteva in due/tre ore di lezione al giorno anche se l’orario non era fisso.

Nonostante le varie difficoltà ha completato l’anno scolastico concludendo gli esami con il voto di 94/100.
Ma quel che Andrea non si aspettava era la premiazione con una borsa di studio da parte dell’associazione Paolo “il Pro”, Associazione Onlus per la  lotta contro la leucemia, nata in ricordo di Paolo De Giacomi, ragazzo ventenne morto nel 2009 a causa di questa malattia.

Questa associazione seleziona tutti i ragazzi che hanno completato l’anno scolastico in ospedale e premiano coloro che lo hanno affrontato meglio dando loro una borsa di studio.
I ragazzi poi possono usufruire della borsa di studio nel modo che ritengono piĂą opportuno.
 
1) Cosa ti ha spinto a scegliere questo percorso di studi e a finirlo nonostante le difficoltĂ ?
All’inizio non avevo idee chiare sulla scuola, anche se mi è sempre piaciuto come mondo e piano piano con il passare degli anni mi sono appassionato sempre di più.
L’anno scorso grazie anche agli insegnanti che ho conosciuto in ospedale, i quali mi hanno un po’ spronato, sono riuscito a continuare e finire gli studi.

2) Quali sono stati i momenti piĂą belli che hai vissuto durante gli anni di superiori?
Beh sicuramente gli stage che ho fatto partendo dalla seconda ed il fatto di ricevere questa borsa di studio.

3) Quando hai ricevuto il diploma cosa hai provato?
Una grande soddisfazione perché durante l’anno ho fatto molte terapie e ho frequentato la scuola in ospedale o a casa.
La soddisfazione è stata ancora più grande quando ho visto il voto: un bel 94/100.

4) Chi ti ha aiutato durante l’ultimo anno di superiori?
Devo ringraziare un po’ tutti i professori dalla professoressa Antonella Ali a quelli che venivano a casa ad aiutarmi.

5) Ti sei fatto aiutare da un aforisma o da qualche proverbio per andare avanti?
Sinceramente no, ma ho una frase che preferisco più delle altre, una frase di Gandhi: “La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.”

Andrea Nolli e Nicolò Badinelli 2AL
 
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