Cosa si muove sul lago
Egr. direttore, il gruppo di minoranza Lago e Paese di Idro chiede cortesemente spazio per una breve riflessione sul Lago d’Idro


Durante l’estate appena conclusa è stato predisposto e sottoscritto un Accordo di collaborazione molto importante tra Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Trento e Provincia di Brescia per ”la valorizzazione dell’Area Vasta del Lago d’Idro e per la gestione coordinata delle risorse idriche del Bacino Idrografico del Fiume Chiese”.

Con questo accordo di collaborazione da un lato vengono stanziati fondi dagli enti suddetti e con un’apposita convenzione dal Fondo dei Comuni Confinanti per l’attuazione di un programma di interventi strategici per l’ambito Valle Sabbia nei comuni di Lavenone, Idro, Anfo, Bagolino, Magasa, Valvestino, Capovalle, Treviso Bresciano, e dall’altro vengono stabilite azioni di coordinamento della gestione della risorsa idrica del bacino del fiume Chiese e quindi del Lago d’Idro.
 
Come si può facilmente notare il documento è molto importante perché prevede interventi strategici notevoli tra i quali per esempio la pista ciclopedonale intorno al Lago, l’ingresso al paese di Idro alacremente voluto dal nostro gruppo, le opere di messa in sicurezza del Lago e soprattutto la gestione dei suoi livelli.

Di fronte a tutto questo che cosa è successo in Alta Valle e a Idro? 
Niente, silenzio, soltanto il suo giornale ne ha dato notizia  e basta.

E per il Lago? Chi ha avanzato domande, spiegazioni per sapere come andrà a finire la sua gestione? Nessuno.
Ci risulta che in Trentino invece la stampa abbia dibattuto le conseguenze di questo Accordo per il Lago che è stato dimenticato ed accantonato, tanto che si prevede di  tornare al regolamento del 2002 con un’escursione dei livelli di m 3,25 rispetto all’1,30 ottenuto con l’Accordo Prefettizio del 2007.

Come mai nessuno ne parla, ne discute?
Dove sono i politici, dove sono gli ambientalisti?
A voi lettori di VSN l’ ardua risposta.

Gruppo di minoranza Lago e Paese.
 
valntone.jpg