Nuova «Divisione» per Valsir
di Ubaldo Vallini

L'azienda valsabbina rimane tale e con un nuovo stabilimento a Carpeneda punta nel lungo periodo a raddoppiare lanciandosi sul mercato italiano ed internazionale delle reti idrico-fognarie


Chi si ferma è perduto e cosa fa un’azienda leader nel suo campo quando il mercato di riferimento è saturo? Investe in una nuova direzione.

E’ il caso di Valsir, marchio conosciuto ed apprezzato in Italia e sui principali mercati internazionali con una gamma completa di prodotti per la termoidraulica.

L’azienda valsabbina del Gruppo Fondital, infatti, in vista del primo appuntamento commerciale di livello che sarà la fiera H2O di Bologna fra il 19 ed il 21 ottobre, ha presentato una nuova “Busines Unit”: una “divisione edilizia” dedicata alla realizzazione di sistemi fognari e al trattamento delle acque.

Per dirla in modo semplice e con le parole di Guido Franzini, il manager al quale il patron Andrea Niboli ha chiesto di condurre quella che al momento ha tutta l’aria di essere una scommessa di quelle che se la vinci ti sistemi per un bel po’: «Valsir esce dalle mura di casa e decide di occuparsi prima del giardino, poi delle infrastrutture che servono per arrivare fino all’impianto fognario principale».
Lo stesso discorso vale ovviamente anche quando al posto della casa c’è un grande edificio e invece del giardino ci sono dei piazzali.

Di numeri ancora non se ne fanno, né sui risultati di bilancio attesi e neppure sulla possibilità che possano aumentare in modo sensibile i posti di lavoro (per ora si è arrivati a otto unità).
Si sa però che almeno un’altra realtà parimenti blasonata a livello europeo, per metà fattura il termoidraulico e per metà l’edile.

Si aggiunga che Valsir quando si muove lo fa con ambizioni da leader,
quindi le possibilità di espansione nel lungo periodo, per questa nuova avventura, almeno sulla carta sono molto incoraggianti.

L’idea è quella di utilizzare l’esperienza ormai quasi trentennale di Valsir per realizzare anche questa nuova ed innovativa gamma di prodotti similari, cioè non molto diversi da quelli già in produzione, tranne che per il settore del trattamento delle acque e dei reflui, certamente con un contenuto tecnologico ancora più avanzato.
E stiamo parlando di un’azienda che ogni anno spende circa 3,5 milioni di euro nei suoi laboratori di ricerca e che lavora a stretto contatto con le realtà universitarie.

La “divisione edilizia” di Valsir diverrà operativa nel nuovo stabilimento a Carpeneda di Vobarno e comincerà a commercializzare i prodotti nei primi mesi del 2017.

Diversa da quella attuale dovrà necessariamente essere la rete vendita
: per il termoidraulico il riferimento sono i grossisti di termoidraulica e gli installatori; in questo caso Valsir dovrà coinvolgere commercialmente e nella formazione la miriade di imprese edili italiane da una parte, chi si occupa di infrastrutture come le multiutility, altri enti e le grandi imprese di costruzioni dall’altra.

.in foto: il direttore di Divisione Guido Franzini e la marketing manager Cristina Stefani.

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