Il salmì riparatore
di Val.

Fra i due litiganti il terzo... finisce in padella. Trattasi di leprotto per il quale non era del tutto chiaro chi fosse stato a centrarlo con una fucilata

 
La vicenda risale alla mattinata di mercoledì, poco dopo le otto, quando i carabinieri sono dovuti intervenire in località Castello, a Mura Savallo, per sedare un alterco fra due cacciatori della zona.
Sul posto anche un'ambulanza dei volontari di Vestone, per portare uno dei due al Pronto soccorso.

Pochi danni per la verità, trattandosi di codice "verde".

A rimetterci in modo serio, addirittura con la vita, era stato però poco prima un bel leprotto, centrato in pieno da una schioppettata.

Non sappiamo bene se la discussione fra gli umani vertesse su quale fosse la canna che ha sparato il colpo mortale, oppure se uno era quello che coi segugi seguiva la lepre da ore e l'altro chi il veloce roditore l'aveva appena incontrato per caso.

Fatto sta che due seguaci di Diana, con la medesima passione e identica e poco conciliabile voglia di riempire il carniere, si sono trovati in forte disaccordo.

Un comportamento sanguigno, quello dei due: lucido al punto di indurre entrambi ad appoggiare altrove le armi, non sufficiente però ad evitare che le parole di sfida divenissero spintoni e che le mani si sollevassero a scuotere violentemente non solo l'aria.

Si dice che il giorno dopo, calmati gli animi, i due decidessero di comune accordo e su suggerimento implicito dei militari, di non sporgere querela uno sull'altro.
Nessun tribunale si occuperà quini di questa vicenda.

Ci piace pensare che la passione comune li abbia spinti alla fine ancora più più in là, fino ad un collettivo salmì.
 
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