La botte piena e la moglie ubriaca
Da parecchi mesi a vobarno sono aperti diversi cantieri per ristrutturare opere pubbliche e rendere migliore la vita ai vobarnesi. Ultimo di questi in ordine cronologico quello aperto davanti alle scuole elementari.

Da parecchi mesi a vobarno sono aperti diversi cantieri per ristrutturare opere pubbliche e rendere migliore la vita ai vobarnesi. Ultimo di questi in ordine cronologico quello aperto davanti alle scuole elementari con lo scopo di creare nuovi parcheggi e rendere fruibile il parchetto pubblico antistante.
Molti cittadini avevano storto il naso quando hanno visto che le piante del vecchio parco pubblico venivano tagliate, magari gli stessi però che storcevano il naso quando non si trovava parcheggio per andare in posta, al Supermercato o il venerdì, giorno di mercato.

Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, direte voi. Invece il Comune di Vobarno è riuscito nell’impresa!. Oltre a creare numerosi posti auto ha recuperato e modernizzato il vecchio parco pubblico, praticamente inaccessibile, dandogli un taglio moderno e solare.
Bisognerà aspettare primavera per vederlo fiorito ovviamente, ma promette bene.
Non è questa l’unica opera pubblica realizzata a Vobarno nell’ultimo periodo. Oltre ad un “restyle” del ponte vecchio e della piazzetta anche gli edifici sede dell’anagrafe e dei servizi sociali sono stati restaurati. La grande attenzione che viene prestata alle opere pubbliche, oltre al notevole sforzo economico, è senz’altro un segno positivo per permettere ad un paese di essere più vivibile e moderno.

Le esigenze sono tante, e devono rapportarsi sempre con le disponibilità economiche, l'impressione però è che la strada intrapresa possa dare presto risultati positivi.
Rimangono certo le perplessità - già sollevate - sulla zona ex Falk e sul progetto edilizio ivi realizzato, mettendo molto vicino zona industriale e zona abitativa, con grandi palazzi e poche zone verdi o ricreative. Credo però che sia importante una partecipazione attiva dei vobarnesi in materia di stesura di piano regolatore per sottolineare le proprie esigenza e quelle della collettività.

Ovviamente l’invito rivolto a tutti è quello di usufruire di questi nuovi spazi verdi rendendoli punti di ritrovo e dialogo, anche con persone di provenienza differente (che forse per background culturale vivono più di noi la piazza e la strada come luogo di incontro) lasciando a casa pregiudizi e luoghi comuni.

Davide Vedovelli
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