Frapporti, il record italiano vale il 6° posto
di Redazione

La ciclista valsabbina con le compagne supera per due volte il record italiano e si qualificano per la finale del quinto e sesto posto, dove l’atleta di Lavenone viene però sostituita


Il record italiano dell’Inseguimento a Squadre femminile era già caduto una prima volta tre giorni fa nella fase di qualificazione, ma ieri nel primo turno della gara olimpica al velodromo di Rio le azzurre sono riuscite a migliorarsi ancora di circa due secondi e mezzo: il tempo fatto segnare da Simona Frapporti, Tatiana Guderzo, Francesca Pattaro e Silvia Valsecchi è stato di 4’22″964 che ha permesso alle nostre di battere la Cina nella sfida diretta. Prima di arrivare in Brasile, il record italiano sui 4000 metri era superiore di ben 3″2 rispetto a quello stabilito oggi dalle nostre.

Questo risultato però, vale solo la qualificazione per il quinto e sesto posto, che le azzurre hanno disputato contro le australiane.
Finale nella quale la valsabbina di Lavenone viene estromessa per far posto alla triestina Beatrice Bardelloni, la quale, a qualche giro dalla fine, va in tilt perdendo contatto da Guderzo e Valsecchi. Pattaro invece si stacca prima. Davvero un finale di gara incredibile per il trenino azzurro, che si vede sostituire uno dei vagoni più brillanti e veloci.

Ma come mai Frapporti viene estromessa dal quartetto? Perché proprio la ciclista di Lavenone, strepitosa nelle qualifiche e contro la Cina artefice, insieme a Valsecchi e Guderzo, dei nuovi record italiani? Dino Salvoldi è un tecnico molto preparato, ma stavolta prende un abbaglio: se vuole far partecipare all'Olimpiade anche Beatrice Bartelloni, insieme alla Confalonieri una delle sei azzurre dell'inseguimento a squadre, avrebbe dovuto escludere Pattaro, sicuramente la meno brillante della formazione azzurra. Occorre peraltro ammettere che anche con la Frapporti, contro l'Australia, sarebbe stato quasi impossibile vincere. Però valeva la pena di tentare di contrastarla con la formazione migliore fino all'ultimo centimetro di gara.

La nostra campionessa ovviamente non la prende bene: «Sono soddisfatta ma nello stesso tempo delusa - ammette Simona Frapporti -. Contenta per l'exploit ottenuto contro la Cina con il nuovo record italiano, arrabbiata per l'esclusione dalla finale per l'assegnazione del quinto e sesto posto. Stavo bene, sarei stata in grado di dare il mio contributo come nelle due prove precedenti. Ero talmente caricata che avrei davvero potuto esprimermi ancora meglio». Simona ignora i motivi della sostituzione: «Davvero, non li so ancora - assicura -. Probabilmente per consentire anche alla Bartelloni di vivere da protagonista i Giochi».
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