Altra scusa, altra patente saltata
di Redazione

Insisteva nel dire che l'etilometro non funzionava bene, che non era possibile segnalasse la presenza di alcol nel sangue. E' finita che l'auto è stata portata via col carro attrezzi



Prosegue senza sosta l'attività notturna di controllo della circolazione da parte degli agenti della Locale valsabbina, impegnatia reprimere comportamenti scorretti alla guida, che troppo spesso sono causa di incidenti stradali.

Fra questi c'è anche e soprattutto l'abitudine di molti di mettersi alla guida dell'auto dopo aver bevuto alcolici.
Ieri sera sono così state ritirate dagli agenti valsabbini, posizionati questa volta alla rotonda "del Pozzo", in territorio volcianese anche se a ridosso di quello di Salò, altri tre permessi di guida.

Provvedimenti scattati nei confronti di tre giovani: uno di San Felice, un cittadino pakistano domiciliato in zona, un giovane cittadino di Brescia.

Per quest'ultimo, il bresciano, l'epilogo del controllo è stato piuttosto curioso.
Il giovane, infatti, con la sua Fiat 500, si trovava sul Garda in compagnia della fidanzata e al momento del controllo, effettuato come sempre dagli agenti prima col "pretest" e poi con l'alcoltest - entrambe prove risultate positive - ha avuto l'idea di contestare il funzionamento dell'apparecchio.

«Provatelo anche sulla mia ragazza, che non ha bevuto nulla, così ve ne accorgerete anche voi» la frase, più o meno, rivolta agli agenti dall'uomo che non mollava il punto.
Quelli l'hanno fatto per davvero, riscontrando un tasso alcolco oltre i limiti consentiti anche nel sangue della donna.

Risultato: neppure lei è stata considerata idonea alla guida, quindi l'auto, nonostante in quel caso non fosse previsto il sequestro, è finita su un carro attrezzi e il proprietario è stato invitato a ritirarla dopo una bella dormita.




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